Mimmino Deriu: "Non ci sto con chi pensa che la responsabilità della giovane di Bonorva sia la stessa che hanno parlamentari razzisti e capi stato guerrafondai"

Mimmino Deriu
14/01/2015
Attualità
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BONORVA. L'ex Sindaco Mimmino Deriu interviene sul "caso Bonorva" e sulla possibile denuncia che potrebbe interessare l'ex Assessore alla Cultura a seguito delle sue dichiarazioni attraverso un post pubblicato sul suo profilo Facebook


Mi trovo, mio malgrado a ritornare sul ''caso' 'Bonorva.
Sono venuto a sapere che l'ex assessore del comune rischia pesanti conseguenze giudiziarie per il suo delirante post di qualche giorno fa.
Confermo, se ancora ce ne fosse bisogno,punto per punto il mio sdegno e la mia rabbia per quanto scritto in quel post.
Confermo che non rappresenta la coscienza Democratica del mio paese.
Confermo che mi fa ribrezzo l'invito, in quel post contenuto, di coinvolgere anche i bambini nello sterminio di un popolo.
Ci sono state le dimissioni,le scuse,e il doveroso e puntuale documento del sindaco. Ne ho preso atto senza nessun commento.
Ho preso, invece ancora, convintamente, posizione solo nel momento che si è paventata un'eventuale denuncia ritenendo,e continuando a ritenere tale azione eccessiva.
Posso capire l'intervento d'ufficio di chi a questo è preposto, ma non quello di chi cerca di apparire ''puro e forte'' proprio, e, magari, solo in questa occasione.
Con le sue dimissioni, l'ex assessore non rappresenta più l'istituzione Comunale, un prezzo lo ha già pagato a differenza di tanti altri che continuano a occupare indegnamente gli scranni parlamentari.
La giovane di Bonorva è una libera cittadina che sul brutto episodio è più utile, secondo me, che continui a fare i conti con la sua coscienza.
Non ci sto che ci sia una giustizia forte con i più deboli.
Non ci sto con chi tenta di lavarsi la coscienza con la maglietta..Je suis..
Non ci sto con quei parlamentari che vomitano ogni giorno veleno con parole che istigano all'odio razziale e alla violenza ma sono coperti dall'immunità parlamentare. Non ci sto con l'ipocrisia di quei capi di Stato, compreso il nostro, che marciano per la lbertà compresa quella che lasciano a Netanyau, vergognosamente presente, di massacrare il popolo Palestinese.
Non ci sto con chi commercia armi di sterminio di massa e appoggia i guerrafondai della Nato.
Non ci sto con chi calpesta, e non solo in questo caso, i diritti e i dettami Costituzionali permettendo a rigurgiti nazi-fascisti di mezza Europa di esternare impunemente il loro odio razziale.
Non ci sto con chi pensa che la responsabilità della giovane di Bonorva sia la stessa responsabilità che ha questa gentaglia.
Non ci sto e preferisco continuare a sognare un mondo di senza Dio se qualsiasi Dio serve a giustificare la violenza quotidiana dell'uomo sull'uomo
Voglio continuare a stare a fianco e lottare come posso, con chi,come me è orgoglioso di essere padrone di niente e servo di nessuno. Voglio ancora credere che un mondo diverso sia possibile.
Dobbiamo ricominciare dai giovani, si, anche da quelli che sbagliano se abbiamo argomenti credibili per fargli capire dove sbagliano.
Lo dobbiamo fare con umiltà, riconoscendo quanti errori noi stessi, parlo della mia generazione, abbiamo fatto. Non dovevamo lasciare troppo presto il ''campo do battaglia'' attratti dalle luci di una effimera ribalta. Non possiamo, anche noi, metterci la coscienza a posto solo condannando gli errori dei giovani di oggi.
Lasciamolo fare ai mestieranti della politica e del carrierismo.

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