Bonnanaro, sistemata la mulattiera di accesso al nuraghe di Bega

Antonio Caria
05/02/2017
Attualità
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Bonnanaro. Aggiunto un altro tassello all’opera di recupero degli antichi siti e sentieri del paese che sta portando avanti l’amministrazione guidata da Antonio Marras. Dopo la ripulitura della strada che porta alla fonte storica di Malis, con l’intento di creare un circuito turistico che valorizzi l’intera zona, è stato portata a termine anche la sistemazione della mulattierra di accesso al nuraghe di Bega. Così come il primo intervento, anche questo è stato inserito nel progetto dell’Unione dei Comuni del Meilogu “Passizendhe peri su Mejlogu”. Il sentiero, lungo alcune centinaia di metri, ha inizio dal punto di sosta delle ippovie e conduce sino all’omonimo nuraghe a corridoio, L’auspicio degli amministratori è quello di sensibilizzare la soprintendenza affinché vi vengano fatti degli scavi archeologici e di valorizzare il contesto naturalistico in cui si trova. Infatti sono anche presenti una fonte monumentale e una capanna nuragica, oltre che il bosco e le rocce di Bega. Per Marras l’intento è anche quello «di creare un parcheggio per le macchine e rendere pubblico il capannone perché, sul discorso delle ippovie, si sono stati spesi tanti soldi per farlo ma si sono dimenticati di espropriare il terreno al proprietario che si era dichiarato disponibile a cederlo. Inoltre – ha concluso il primo cittadino – bisognerebbe mettere in sicurezza la capanna che minaccia di crollare ma quest’ultimo intervento spetta solo alla soprintendenza». Chiesta anche l’estensione della ZPS (zona di protezione speciale), in quanto, a detta di Marras,  Â«Ã¨ stata segnalata la nidificazione di una coppia di aquile». Nella zona sono presenti anche molte specie di animali, tra cui il corvo imperiale, la martora, il nibbio reale e, nel pianoro di Monte Pelao, la gallina prataiola. La richiesta fa parte del progetto “Life” che ha coinvolto l’Università di Sassari.

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