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CHEREMULE. Analizzata sotto ogni punto di vista, paragonata a âsâistrumpaâ, riproposta attraverso libri, film e documentari, la lingua sarda è stata la grande protagonista di LiteraduraLimba 2013.
Una protagonista con tanti attori dâeccezione, come le straordinarie bellezze e i sapori del Meilogu, la musica, gli scrittori e i registi, ma soprattutto i bambini: 140 piccoli della scuola primaria, 80 bimbi della scuola dellâinfanzia e 60 ragazzi della scuola secondaria inferiore dellâIstituto comprensivo di Thiesi, che hanno partecipato con grande curiosità e attenzione. à stata una tre giorni molto intensa, curata nei minimi particolari dallo Sportello linguistico dei Comuni di Borutta, Torralba, Ittireddu, Giave e Cheremule, grazie alla collaborazione dellâIstituto Camillo Bellieni di Sassari e al patrocinio della Regione Sardegna.
Fin dallâapertura, il paragone con lâantica lotta dei âgherradoresâ è stato il modo per esprimere le difficoltà degli operatori nel lavoro di tutela e promozione. «Le regole per misurarsi a sâistrumpa sono state codificate fin dagli anni Ottanta, permettendogli di diventare un vero sport â ha spiegato il docente nuorese Diego Corraine, editore di Papiros â Prendiamo esempio nella lingua: è giusto tutelare le diverse parlate ma le norme di scrittura devono essere le stesse per tutti». Sulla stessa linea lâeditore campidanese Paolo Cossu, di Grafica del Parteolla.
Anche i sindaci hanno fatto i loro interventi in sardo, «dimostrando - secondo lâesperta Daniela Masia - che lâidioma isolano può essere valido per tutti gli usi, anche istituzionali, basta avere il coraggio di provarci». La presidente del Bellieni, Maria Dolores Lai, ha invece sottolineato come in prima linea nella sfida della âlimbaâ siano sempre più spesso le donne.
Nella seconda giornata al Cinema di Torralba è stato grande il successo per lâesilarante film bilingue âLâarbitroâ di Paolo Zucca, mentre forti emozioni ha suscitato il documentario âCapo e croce, le ragioni dei pastoriâ. «In italiano non avrebbe reso allo stesso modo - hanno confermato i registi Marco Pani e Paolo Carboni - è evidente che il sardo in certi casi è fondamentale, perché è la lingua del cuore».
Nella prova finale âTi lu preguntat su corsaru niedduâ, sabato sera a Cheremule sono stati premiati ex equo tre giovanissimi delle scuole di Thiesi: Gerolamo Canu e Gabriele Vargiu della prima b delle medie, e Andrea Cossu della quarta b delle elementari.
«La letteratura in lingua sarda oggi è più viva che mai e i materiali didattici sono tantissimi - ha commentato Michele Pinna, direttore scientifico del Bellieni - Non ci sono più scuse: è pronta per entrare nelle scuole».