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Banari contro il femminicidio.

Approvato documento in consiglio

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BANARI. L'ultimo consiglio comunale ha approvato all'unanimità un documento contro il femminicidio, presentato dal Vicesindaco Paoletta Cabras. Riportiamo integralmente il testo. 

«Il 27 maggio 2013 alla Camera si comincia finalmente a parlare della Convenzione di Istanbul che ha il merito di considerare la violenza sulle donne come “violazione dei diritti umani”. È logico pensare che la violenza sulle donne è la violazione dei diritti fondamentali della persona, quindi è bene che esistano dei documenti che chiamino le cose con il loro nome. I media in questo periodo stanno dando risalto a tutto questo chiamando questa estrema violenza con il termine “Femminicidio”, termine che e’ nato per indicare gli omicidi della donna “ in quanto donna” dove la loro colpa è stata quella di aver trasgredito al ruolo di donna imposto dalla tradizione oppure di essersi sottratta al controllo e al potere del padre o del marito, “punite per la loro autodeterminazione”. I passi avanti in questi anni ci sono stati e l’attenzione alla protezione della donna ha fatto in modo che venissero creati dei centri antiviolenza, case famiglia e centri di ascolto. Anche noi nel nostro piccolo dobbiamo aprire gli occhi e partecipare a questa protezione, non possiamo dire il nostro paese e’ tranquillo. Non e’ vero, possiamo sempre vivere situazioni che a noi sembrano semplici liti, semplici lividi…e invece si nasconde la difficoltà familiare e la violenza. Perciò chiedo a tutti voi che anche all’interno di questo gruppo ci fermassimo a riflettere perché il mostro della violenza non passa lontano da noi».

Nella discussione il capogruppo consiliare Antonio Carboni ha rimarcato e condiviso le ragioni del documento presentato e letto dal Vicesindaco Cabras. Affermando che le problematiche trattate si ricollegano ai problemi e ai disagi di carattere sociale ed economico ben conosciute dall'amministrazione, ha ritenuto fondamentale parlare di questa problematica analizzando il cambiamento del ruolo della donna nell’ambito della famiglia e del lavoro negli ultimi 20/30 anni. Indispensabile per Carboni «intervenire a livello familiare, ma soprattutto scolastico».

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