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Thiesi - Ospedale Meilogu: Soletta chiede certezze

Con una lettera inviata alla direzione Asl e ai rappresentanti istituzionali

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THIESI. Il primo cittadino di Thiesi, Gianfranco Soletta, interviene in merito alle dichiarazioni del direttore della Asl di Sassari Marcello Giannico apparse ieri sulla stampa locale. Con una lettera inviata al presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci, all’assessore alla Sanità Simona De Francisci, ai parlamentari sardi della Provincia di Sassari, al presidente della VII Commissione regionale Sanità, Igiene pubblica, alla presidente della Provincia di Sassari Alessandra Giudici, ai consiglieri regionali eletti nella Provincia di Sassari, ai consiglieri provinciali del territorio, al presidente della Commissione Sanità della Provincia di Sassari, ai sindaci del territorio e allo stesso Giannico, il sindaco Soletta chiede chiarimenti precisi su quella che ormai è considerata un'annosa vicenda.


 

Alla luce delle dichiarazioni del Direttore Generale della Asl Dott. Giannico, riportate dalla Nuova Sardegna di giovedì 18 luglio, in riferimento alla sopravvivenza dei piccoli ospedali (quali Thiesi e Ittiri), mi sento in dovere, a nome di tutti i Sindaci del territorio, di richiamare ancora una volta l'attenzione sull'annosa vicenda riguardante il presidio ospedaliero di Thiesi.

E' assolutamente necessario e urgente fare chiarezza su quanto riportato nell'articolo che recita testualmente: “Nessuna apertura invece per quanto riguarda la sopravvivenza dei piccoli ospedali su cui sono nate vigorose battaglie a Ittiri e Thiesi: «Non possono essere ospedali - dice Giannico -, non ci sono i presupposti e sono controproducenti le prese di posizione dei Sindaci e delle popolazioni che non comprendono come il mantenimento in vita di reparti che non dovrebbero esistere rendano peggiori i servizi alla popolazione”.

Ritengo altresì doveroso evidenziare, rispetto a quanto sopra, le affermazioni dell'Assessore Regionale Simona De Francisci, riportate martedì 16 luglio sempre sulla Nuova Sardegna, la quale, parlando del riordino della rete ospedaliera, rassicurava che nessun ospedale sarebbe stato chiuso.

Le dichiarazioni del Direttore generale della Asl destano particolare interesse e curiosità perché in netta contrapposizione con quanto asserito pochi giorni prima dall'Assessore Regionale; soprattutto però, generano rammarico e sgomento, in quanto contrastanti con la forte volontà politica espressa in modo bipartisan da tutti i referenti Regionali del territorio durante il Consiglio Comunale aperto svoltosi a Thiesi il 9 gennaio 2012; in tale occasione è stata ribadita chiaramente la volontà di rilanciare il progetto riguardante la riconversione del presidio di Thiesi, creando una sinergia tra istituzioni regionali, provinciali, territoriali e dirigenza Asl. A margine della presentazione del piano di riconversione sono giunte in proposito le dichiarazioni confortanti di chi ha potere decisionale nell'assemblea Regionale, figure a cui oggi chiediamo una presa di posizione al fianco dei Sindaci del territorio per fare chiarezza sulla vicenda.

Nello stesso articolo il Direttore Generale della Asl afferma inoltre la necessità di ridurre i posti letto per acuti e raddoppiare quelli per post-acuti; a questo punto ci domandiamo come mai si prevede la chiusura dei reparti di lungodegenza di Thiesi e Ittiri, che hanno un tasso di occupazione media talmente alta da soddisfare ampiamente i requisiti previsti dalle direttive statali.

Infine, considerate le diverse e ripetute richieste (a cui non è seguito l'atteso riscontro) rivolte alla Direzione Generale da parte dei Sindaci e dei responsabili, al fine di assicurare in maniera adeguata le prestazioni sanitarie, nonché di porre rimedio alle continue segnalazioni di inefficienze organizzative riguardanti la struttura e il personale, chiediamo con determinazione che sia garantita la dovuta assistenza ai pazienti e completato il percorso riorganizzativo, in linea con gli accordi presi. Ogni altra soluzione che si scosti in maniera considerevole e peggiorativa dal programma concordato tra istituzioni non troverà l'accoglimento da parte dei rappresentanti del territorio e della sua popolazione; pertanto è assolutamente chiaro che è necessario uno sforzo politico per consentire un percorso sereno, volto al completamento del  programma di riordino concordato.

Alla luce di quanto sopra esposto mi corre l'obbligo, con grande senso di responsabilità, di richiedere all'Assessore Regionale, al Direttore Generale e ai rappresentanti Regionali e Provinciali un confronto urgente per dare massima trasparenza ai programmi politici che riguardano la struttura del Meilogu.
Certo di un sollecito riscontro porgo cordiali saluti.

Gianfranco Soletta

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