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Chiusura stazione Giave, lettera di protesta dell’Unione dei Comuni: «Il servizio deve essere mantenuto»

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Bonorva. Come deliberato nell’ultima riunione tenutasi il 9 marzo, l’Unione dei Comuni del Meilogu ha inviato a Trenitalia e alla Regione Sardegna la lettera unitaria in cui si prende posizione contro la chiusura della stazione di Giave.

Dalla missiva emerge la rabbia e il disappunto per l'accaduto. Denunciata «la condizione del conseguente isolamento del territorio del Meilogu, nel quale resta in servizio la sola stazione di Bonorva, difficile da raggiungere da parte dei cittadini a causa di assenza dei collegamenti mediante mezzi pubblici, causa di enormi disagi per i nostri concittadini».

Nella lettera, i 13 sindaci hanno espresso il profondo rammarico per non essere stati coinvolti nella vicenda dichiarando di aver subito l’ennesima sottrazione di servizi essenziali per la popolazione di un ampio territorio definito «abbandonato a se stesso». Rimarcati i «tagli non concordati che impoveriscono e umiliano il territorio».

«È inaccettabile – si legge nella lettera – che per abbreviare il tempo di percorrenza della tratta Sassari-Cagliari, di alcuni minuti, si possa anche solo calpestare il diritto del muoversi, soprattutto, per necessità, di tanti cittadini, creando forti diseguaglianze. Fino a quando ci sarà anche un solo cittadino ad aver bisogno del servizio, il servizio debba essere mantenuto».

A conclusione della missiva, i sindaci hanno chiesto a Trenitalia la revoca della decisione la conseguente riapertura del servizio invitando, a nome di tutto il territorio, la Regione, Trenitalia e l'Arst ad aprire un tavolo urgente per arrivare a una soluzione positiva della vicenda.

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