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Costituita l’associazione coadiutori per il contenimento della fauna selvatica. Coinvolto anche il Meilogu

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Si è costituito nei giorni scorsi il M.A.L, l’associazione coadiutori per il contenimento della fauna selvatica per i territori del Meilogu, Anglona e Logudoro. Dopo aver frequentato e superato i corsi di abilitazione organizzati dalla provincia di Sassari (settore fauna selvatica), i 16 coadiutori saranno già operativi già dalla primavera del 2017 nella cattura e abbattimento degli animali, tra cui le cornacchie e i cinghiali, pericolosi per le varie piantagioni. Tutto ciò in base al piano di abbattimento 2016-2020 approvato dall’Ispra (istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). Il gruppo è formato da Gian Gavino Soddu, che ricoprirà anche il ruolo di presidente, e Damiano Soddu (Chiaramonti), Paolo Sai e Andrea Masia (Borutta), Matteo Puggioni, Bastiano Ruda e Luca Puggioni (Thiesi), Massimiliano Chessa e Claudio Pinna (Cheremule), Angelo Cozzi e Roberto Marras (Bessude), Luigi Deriu, Antonio Dore e Giuseppe Cossu (Ittiri), Giovanni Piredda (Nulvi) e Pietro Marras (Perfugas). Entrambi saranno abilitati allo sparo. Tra le zone del Meilogu interessate dall’intervento, sicuramente quella di s’Adde Manna (Banari) e, probabilmente, Monte Arana (Bonnanaro), Su Tippiri (Thiesi) e l’oasi di Cheremule.

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