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Comunali 2017 a Padria. I lavori pubblici per Paolo Ciardiello e Alessandro Mura

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Ciardiello: «la mia posizione nasce dall’esperienza degli ultimi dieci anni. Forse quelli di maggiore crisi. Questo ha portato una profonda trasformazione all’interno degli Enti, specie quelli distaccati come i Comuni. C’è stato un periodo in cui i governi che si sono succeduti che, sulla base della spending review, hanno quasi indicato i Comuni come i maggiori enti di spesa e dove si dovevano eseguire i maggiori tagli (circa 35 miliardi in generale). In questa fase ci siamo confrontati con un’amministrazione difficile dove diminuivano le entrate e aumentava la pressione fiscale sui cittadini. Riuscire a mantenere solido un ente con questi presupposti è difficile. Noi ci siamo riusciti. Avevamo delle idee ben precise. Fino al 2015, l’amministrazione, quantomeno la mia, ha creato dei risparmi che, sulla base del nuovo DEF, non si sono potuti spendere perché non impegnati nei periodi previsti. Nessuno si aspettava che il governo facesse una manovra finanziaria e introducesse il pareggio di bilancio per i Comuni sotto la soglia dei 3mila abitanti dove esisteva il patto di stabilità. Abbiamo una cassa abbastanza sostanziosa, un avanzo di amministrazione pari a 1 milione 400mila euro che allo stato attuale sono congelati e non possono essere spesi. Allora avevamo in mente di costruire una casa di riposo, di creare un indotto, di puntare su un’implementazione maggiore sull’offerta turistica, già avviata con il progetto “Viva-Villanova”. Premesso questo, parlare di opere pubbliche in quanti tali per una comunità di 630 abitanti sia un pò fuori luogo. Penso invece che si debbano mantenere, tutelare e utilizzare le opere già esistenti. Negli ultimi dieci anni siamo riusciti ad avere tutte le proprietà comunali risanate e trasformate (autoparco, cimitero). Noi dobbiamo abbandonare i campanilismi e fare più unione».

Mura: «Il caseggiato delle scuole deve diventare un centro diurno dove gli anziani vi possano trascorrere l’intera giornata. Era un’idea che avevo già cinque anni fa. Credo che questo stabile possa essere riammodernato con costi minimi. Deve essere il simbolo dell’ottimismo, un segno d’integrazione tra adulti e bambini. Il tutto è legato anche a una prospettiva occupazionale perché occorrono le figure (società o cooperativa), possibilmente locali, che abbiano i titoli necessari. A mio parere, grazie a questo progetto è possibile creare 7-8 posti di lavoro. L’altro punto è quello di dare una mano agli imprenditori agricoli in quanto Padria è un paese a vocazione agro-pastorale. Attiveremo tutti i bandi e i finanziamenti, anche intercettando i fondi europei perché oggi la programmazione 2014-2020 è un’occasione. Dobbiamo essere attrezzati e pronti per farlo perché le risorse statali e regionali sono sempre meno. Io lavoro in un ufficio pubblico e, in passato, mi sono occupato di queste cose. Anche l’Unione dei Comuni del Meilogu si sta orientando su questa programmazione europea 2014-2020. Un altro punto è la promozione di una Consulta di agricoltori e pastori che possa dare dei suggerimenti e indicazioni sulla viabilità rurale. Sarà garantita la manutenzione delle strade urbane e del patrimonio comunale. A mio parere, bisogna anche adeguare gli strumenti urbanistici. Da poco, l’amministrazione comunale ha approvato il piano particolareggiato che, a mio modo di vedere, è già “antico” in quanto la legge urbanistica regionale è in evoluzione. La stessa non è ancora definitiva. Questo piano dovrà essere rielaborato e adattato in base alla nuova normativa. Tengo a sottolineare una cosa: non si possono fare promesse che non si possono mantenere.  Sono tre i punti fondamentali del mio programma amministrativo. Mi rendo conto che è difficile ma, costi quel che costi, devono andare a segno. Io ce la metterò tutta».

                                                                        

 

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