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Esportazioni record di Pecorino romano e Fiore sardo

Ma non c'è un aumento proporzionale del prezzo del latte.

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Crescono le esportazioni di Pecorino romano e di Fiore sardo. Da un indagine condotta dalla Coldiretti sull’apprezzamento del cibo italiano all’estero emerge che nel primo trimestre del 2014 si è registrato un +19%. Un incremento che si somma alla crescita del prezzo di dei prodotti per effetto di una minore disponibilità di prodotto.

Tuttavia a ciò non ha corrisposto un proporzionale aumento del prezzo della materia prima. Situazione che conoscono molto bene i pastori sardi. Come sostenuto dal presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu «ad un aumento del 30% del Pecorino romano nell’ultimo anno è corrisposto un 20 percento in più per il prezzo del latte. Una media più bassa che certifica che all’interno della filiera ci sono dei trasformatori che giocano a fare i furbi, continuando nel vecchio sistema di privatizzare gli utili e socializzare i debiti sulle spalle dei pastori».

Inoltre sullo scenario internazionale pesano le decisioni del governo russo che, a seguito delle sanzioni subite in merito alla crisi ucraina, rispedisce gli ordini al mittente. Nel solo 2013 vennero esportati in Russia 1700 quintali di formaggio.  

Sul fronte regionale l’Assessorato dell'Agricoltura ha comunicato oggi che il 22 settembre è stato abrogato il regolamento delegato (UE) n. 950/2014 del 4 settembre che stabiliva il regime eccezionale e temporaneo di aiuto all'ammasso privato dei formaggi. Le domande presentate dal 23 settembre non saranno ritenute valide.

 

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