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Indipendentisti: Bobore Sechi e Pietro Ninniri i candidati del Fronte nel Meilogu

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MEILOGU. Il Fronte Indipendentista Unidu sta ancora raccogliendo le firme per poter partecipare alla competizione elettorale del 16 febbraio. Sebbene in provincia di Sassari la raccolta è andata a buon fine nel giro di pochi giorni, essa rappresenta l'ultimo passo avendo preparato da tempo il programma e scelto i diversi candidati nei territori. Nel Meilogu i suoi candidati saranno Bobore Sechi di Bonorva e Pietro Ninniri di Thiesi. Entrambi concordano sulla necessità della presenza del Fronte a queste elezioni. Un progetto che si fonda sull'«indipendentismo conseguente» e sul «metodo democratico e partecipato» che ha scandito tutte le sue tappe.
Sechi, militante di A Manca pro s'Indipendentzia, ha individuato quelle che sono le ragioni della presenza del Fronte nel Meilogu: «staremo a fianco delle popolazioni e anche delle amministrazioni nella lotta contro la speculazione energetica delle multinazionali che vogliono scippare le nostre terre per installare grandi parchi termodinamici». Il suo intervento al consiglio comunale congiunto di Bonorva, Cossoine e Giave (al quale avrebbero dovuto partecipare parlamentari sardi e assessori regionali) ha sintetizzato i principi dell'autodeterminazione del popolo sardo in materia energetica. Ma non è l'unica vertenza seguita dal Fronte.
Ninniri, indipendentista «libero e libertario» (prima tessera con il Partidu sardu indipendentista e militante di Sardigna natzione fino a 5 anni fa quando ruppe a causa del mancato rinnovamento degli organismi dirigenti) ci parla invece di Thiesi, isola felice fino a poco tempo fa in tema di possibilità occupazionali e che ha perso 500 abitanti in 10 anni. «Come ha detto bene Devias - ha proseguito Ninniri - prima ci hanno dato una tuta e poi una valigia. I giovani lasciano Thiesi per cercare lavoro e qui i servizi chiudono, come l'ospedale che occupammo in sua difesa».

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