Rinviato il pagamento dell'Imu sui terreni agricoli, non si pagherà più il 16 dicembre. Per ora è l'unica certezza anche se si spera che la nuova scadenza (prevista per giugno) sia accompagnata da nuovi criteri per stabilire chi dovrà pagare l'imposta e chi sarà esente. Quelli attuali suddividono i comuni in tre fasce altimetriche: fino a un'altitudine di 281 metri deve pagare chiunque possieda un terreno agricolo; dai 281 ai 600 metri non si paga nei terreni posseduti dai coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali; tutti esentati i proprietari dei comuni sopra i 600 metri. Risulta chiaro che questi criteri penalizzano il Meilogu, date le posizioni altimetriche dei suoi centri:
Banari â 419 m
Bessude â 447 m
Bonnanaro â 405 m
Bonorva â 508 m
Borutta â 491 m
Cheremule â 540 m
Cossoine â 529 m
Giave â 592 m
Mara â 258 m
Monteleone Roccadoria â 368 m
Padria â 310 m
Pozzomaggiore â 450 m
Romana â 267 m
Semestene â 408 m
Siligo â 400 m
Thiesi â 461 m
Torralba â 435 m
Soddisfatta Coldiretti: «Il rinvio del pagamento dellâImu sui terreni agricoli non è che la vittoria di un battaglia, adesso non bisogna abbassare la guardia». «Non vorremmo â hanno sostenuto il presidente e il direttore regionale Battista Cualbu e Luca Saba â che spenti i riflettori il problema si ripresenti uguale a giugno». «Approfittiamo di questo tempo â hanno detto rivolti alla Giunta Regionale - per rivendicare e far riconoscere dal Governo le specificità della nostra Isola e affinché lâesenzione sia estesa almeno per tutti i coltivatori diretti e gli IAP che hanno scelto di rimanere a vivere e presidiare le campagne così come già indicato dalla normativa per i Comuni al di sopra dei 280 metri di altezza». Nei giorni socrsi non sono mancate le proteste dei sindaci sardi.