I sindaci all'assessore Firino: «sospendere ogni decisione relativa alla soppressione delle pluriclassi»

20/02/2015
Attualità
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Pubblichiamo il testo del documento dei sindaci inoltrato alla Commissione e all'assessorato regionale alla Pubblica istruzione


In seguito alla chiusura di numerosi plessi scolastici nel territorio regionale, in qualità di amministratori, ci pare doverosa una riflessione sulla situazione delle nostre realtà, del territorio e degli effetti avuti dal dimensionamento scolastico in questi anni.

1) Fino ad ora il dimensionamento scolastico si è tradotto in tagli indiscriminati, senza una vera logica di riordino, in soppressioni e accorpamenti che hanno creato disagi e disservizi in paesi e in territori già colpiti dalla crisi economica e dal processo di spopolamento.
Il risultato è stato condizionato da direttive  statali (direttive sulle deroghe) e decisioni regionali che nella programmazione non considerano le problematiche delle aree interne, dove, allorché non si raggiungono i parametri, si attuano operazioni di accentramento.

2) Anche quest’anno si persegue la politica dei due tempi, per cui mentre si decidono i tagli, “si annunciano” misure di compensazione, in termini di rafforzamento dei servizi. Occorrerebbe invece rovesciare questa logica o quanto meno programmare la contestualità delle decisioni.

3) Si stanno rivelando inutili i nuovi interventi programmati di edilizia scolastica, infatti, per una mancata programmazione del riordino, si stanno attuando lavori di adeguamento nelle scuole  di cui si sta programmando la chiusura.

È evidente che se davvero vogliamo salvare le zone interne, ci dovrebbe essere un disegno di riorganizzazione complessivo che vada di pari passo con la riforma degli enti locali, di cui necessariamente deve essere una parte fondamentale. È quindi necessario ripartire da nuovi assetti geografici e amministrativi, ridefinendo la programmazione in aree più vaste per garantire, così, il mantenimento dell’intero sistema formativo anche nelle aree interne.
Tutto questo, naturalmente, richiede l’approvazione di una legge regionale in tema di pubblica istruzione, assolutamente fondamentale, che tenga conto della specificità della nostra regione e che possa garantire l’esercizio del diritto allo studio.

Le linee guida per il dimensionamento 2015-16 annoverano tra gli obiettivi di legislatura quelli di “ridisegnare la rete scolastica in modo tale da assicurare stabilità nel tempo” e “sostenere la creazione di poli territoriali scolastici, potenziando i servizi scolastici”. Di tutto questo non c’è traccia nella delibera regionale sul dimensionamento, che, ancora una volta prevede esclusivamente tagli indiscriminati di scuole e servizi.
La questione delle pluriclassi, finanziate e mantenute anche nei paesi europei nelle aree a bassa densità, deve essere contestualizzata in una cornice sociale ben definita che ha forse qualche svantaggio (sempre meno grave rispetto al passato), ma anche molte opportunità sulle quali le famiglie  hanno fondato la loro scelta di continuare a vivere nei piccoli paesi. A tal proposito, vorremo capire quale è stata la logica e quali i criteri utilizzati per sopprimere 29 pluriclassi su 169.
E'  necessario pensare la scuola come un luogo nel quale attivare un sistema di esperienze educative, alternative e complementari a quelle degli altri centri vicini senza cancellare le specificità di ciascuno. La scuola è fortemente legata al contesto ambientale nel quale è inserita.

Nella situazione data, a nostro parere, sarebbe quindi più responsabile:
1) sospendere ogni decisione relativa alla soppressione delle pluriclassi;
2) definire regionalmente i poli di aggregazione, previa consultazione degli enti locali, in particolare delle aree interne;
3) individuare con precisione risorse e misure di sostegno all’attuazione del piano di riordino;
4) Condividere le linee guida con i sindaci e gli amministratori locali

Chiediamo infine un incontro urgente con l’Assessore regionale alla pubblica istruzione per discutere delle criticità esposte e affrontare in maniera seria e adeguata le tematiche riguardanti la scuola e l’istruzione.

I sindaci
Giuseppina Ledda
Giovanna Sanna
Luciano Betza
Leonardo Ladu
Alfredo Unali
Angelo Sanna
Antonio Sale
Dario Fenu
Pietro Carbini
Tiziano Lasia
Antonio Pileri

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