Anche nel Meilogu si punta il dito contro il calendario venatorio proposto dal Comitato faunistico regionale. Si fanno portavoce del diffuso malcontento le compagnie di caccia grossa âS. Pedruâ di Cheremule e âI Talebaniâ e âP2â di Thiesi (supportate dalle altre operanti nel territorio). Il nodo della discordia è lâapertura della caccia al cinghiale nelle giornate del giovedì, oltre a quelle consuete della domenica e dei festivi infrasettimanali.
«Lâapertura della caccia al cinghiale â hanno dichiarato i rappresentanti delle compagnie â nelle giornate del giovedì causerebbe una grave destabilizzazione del mondo venatorio sardo, in particolar modo di quello della caccia grossa, in quanto si potrebbero incrinare rapporti ormai consolidati di rispetto tra le compagnie e tra queste e coloro che praticano altri tipi di caccia. Si vuole mettere in risalto anche la situazione di estrema pericolosità che si creerebbe con la formazione di innumerevoli gruppetti di cacciatori che andrebbero ad invadere le campagne senza la benché minima organizzazione propria della caccia grossa. Il tradizionale modus operandi delle compagnie di caccia grossa prevede, infatti, precise regole organizzative necessarie per la buona riuscita della caccia in condizioni di sicurezza, oltre che funzionali a consentire il controllo sanitario dei capi abbattuti. La richiesta del mondo venatorio che orbita attorno alla caccia al cinghiale è il ripristino del calendario con le sole giornate della domenica e dei festivi, con lâaggiunta di interventi mirati alle sole zone interessate dalla eccessiva presenza di cinghiali».