Bonorva. Ennesimo braccio di ferro tra i sindaci e la Regione Sardegna. Martedì il sindaco di Bonorva Massimo DâAgostino ha scritto una lettera indirizzata al presidente Francesco Pigliaru in cui esprime il proprio disappunto nei confronti dello staff dellâassessora regionale dellâAgricoltura Elisabetta Falchi rea, a suo giudizio, di «non concedere, per mesi, un appuntamento al sottoscritto». Nella missiva, il primo cittadino ha puntualizzato come «il ruolo del sindaco è ormai diventato una vera e propria odissea, a metà strada tra lâimpegno sociale di doversi sobbarcare ogni sentimento di frustrazione e di disperazione di una cittadinanza sempre più vessata da tasse e balzelli e lâobbligata necessità di dover riuscire a far quadrare conti e bilanci». Rimarcato il fatto che i sindaci si sentono spesso âIn trinceaâ e del carico di responsabilità che ricade quotidianamente sulle loro spalle. DâAgostino ha inoltre sottolineato come gli appuntamenti che vengono chiesti hanno lâintento, oltre che rappresentare le istanze e le speranze dei cittadini, di illustrare allâesponente dell'esecutivo regionale «le nostre idee di sviluppo e di mondo agricolo»: «Sappiamo che lâassessora dellâAgricoltura avrebbe potuto fare ben poco con la scarsità di risorse con cui, anchâessa, deve fare i conti. Ma il nostro interesse era quello di intavolare una discussione, un ragionamento, esattamente come è stato fatto con altri assessori o con ella (un chiaro riferimento alla chiacchierata avuta con il presidente della Regione riguardo la vicenda del compendio di Mariani, Ndr)». Alla fine della lettera, DâAgostino auspica una maggiore attenzione per la figura del sindaco che, a suo parere, non deve essere considerata come un venditore di enciclopedie ma come un vero e proprio collega che contribuisce a lasciare ai propri figli una Sardegna migliore.