Thiesi. Nei giorni scorsi il comitato 2016 di San Sebastiano e l’artista Pina Monne hanno donato un quadro alla Chiesa dedicata al Santo narbonese. Il dipinto, inaugurato il 19 gennaio, è stato collocato in una delle cappelle laterali. L’edificio religioso risale alla fine del 1500 o ai primi anni del 1600. Nel 1700 fu inaugurato il convento e, nello stesso tempo, proseguirono anche i lavori di adeguamento dell’intero complesso religioso. Secondo uno studio del professor Salvatore Ferrandu, vi era una probabilità che nell’attuale sito si trovasse una cappella gotica e, grazie a tale devozione, la medesima venne trasformata in Chiesa. Come ci ha dichiarato Monne «tempo fa il sindaco Gianfranco Soletta, che fa parte del comitato, aveva espresso il desiderio di voler donare qualcosa alla Chiesa». La stessa è stata riaperta due anni fa dopo un lungo intervento di restauro. Nello spazio dov’è stata collocata questa tela, vi era posto un altro dipinto che, nel momento stesso del restauro, si è polverizzato. «Il mio – ha voluto rimarcare l’artista – «è stato un segno sia di gratitudine per la comunità di Thiesi, dove ho fatto anche altri lavori, sia di voto». Il quadro, olio su tela in lino, è stata realizzato in cinque giorni e raffigura il martirio del Santo. Le sue particolarità sono l’albero di ginepro, al posto del tradizionale albero d’arance, e l’assenza dell’aureola. Questo perché «l’ho voluto rendere veramente umano, rappresentando la condizione odierna dell’uomo. Nella parte superiore – ha concluso l’artista – vi è una luce il cui significato è quello del passaggio dell’uomo dalle tenebre alla conversione con Dio. Il ginepro per noi sardi è una pianta eterna, l’ancora di salvezza che porta alla luce».