Anthony Muroni a Pozzomaggiore:«In Sardegna si perdono tanti posti di lavoro e opportunità ma non abbiamo una missione»

Antonio Caria
01/02/2017
Attualità
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Pozzomaggiore.  Ha riscosso apprezzamento l’incontro dello scorso venerdì 27 gennaio con Anthony Muroni. All’appuntamento, tenutosi nel nuovo teatro Santa Croce, hanno partecipato tutte le realtà locali, dal comparto edilizio al mondo agro-pastorale, oltre che ad alcuni sindaci del territorio e alla popolazione pozzomaggiorese. Tanti i punti toccati da Muroni: dallo spopolamento al lavoro, senza trascurare la lingua sarda, per ognuno dei quali ha voluto esprimere le sue idee ma anche le sue proposte. Il dibattito, organizzato dal Comune, , è stato aperto dai saluti del sindaco Mariano Soro che, oltre al giornalista, ha voluto ringraziare Marco Oppes e la coordinatrice della serata, Lucia Cossu, per aver proposto questa idea. Sottolineata la grande attenzione che Muroni dedica alla Sardegna e a tutte le sue problematiche nel suo frequentatissimo blog. «Parlare di un territorio come questo mi fa venire in mente quello che siamo stati, quello che saremo potuti essere e quello che non saremo ma che potremo essere – così in apertura il giornalista. Tra le regione svantaggiate la Sardegna è quella che è messa peggio». Interessanti gli interventi di Giuseppe Corongiu (presidente della locale latteria sociale), Salvatore Masia (sindaco di Cheremule e presidente dell’Unione dei Comuni del Meilogu), Stefano Sollai, Riccardo Zanza, Antonio Sale (sindaco di Padria) e Tonino Oppes (giornalista e scrittore). Sul fronte lavoro, molto toccanti le testimonianze di Eleonora Calaresu e Francesca Migoni che hanno deciso di rimanere nel proprio paese e aprire, rispettivamente, uno studio fotografico e una profumeria.

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