Erano presenti a Cagliari anche alcuni sindaci del Meilogu per partecipare alla manifestazione sul prezzo del latte organizzata dalla Coldiretti. Tanti i primi cittadini provenienti da ogni parte dell’isola che hanno sfilato in corteo assieme ai pastori.
Maria Antonietta Uras (Giave) ha messo l’accento sul fatto che «la Regione Sardegna deve essere vicina al popolo sardo delle campagne».
Per Mariano Soro si tratta di «una battaglia sacrosanta, portata avanti da tutte le istituzioni locali, molto sentita e partecipata. La Coldiretti si sta muovendo bene. Noi sindaci eravamo presenti per dare sollievo al comparto agro-pastorale».
Giovanni Uras (Torralba), nel sottolineare l’utilità di queste manifestazioni, ha rimarcato come, a suo modo a di vedere, «un litro di latte non può costare meno dell’acqua».
«Abbiamo accettato l’invito di Coldiretti - così Salvatore Masia, presidente dell’Unione dei Comuni del Meilogu - a partecipare alla manifestazione di Cagliari e abbiamo partecipato convintamente perché i problemi dell'agricoltura sono i problemi della Sardegna. Nella classifica della fiducia nelle istituzioni i Sindaci sono al sesto posto su 16, ultimi sono i partiti politici, non mi meraviglia quindi che agricoltori allevatori e pescatori ci abbiano voluto affianco a loro in questa protesta. A Cagliari si è sentita la rabbia e la disperazione di un settore abbandonato a se stesso. Ormai da mesi l'assessorato all'agricoltura è senza guida e a tre anni di legislatura Pigliaru i fondi comunitari sono fermi nelle casse regionali: una vergogna senza precedenti. La numerosa partecipazione alla manifestazione ha dimostrato un malessere molto ampio che rischia di sfociare in allarme sociale ed è anche per questo che i sindaci sono molto preoccupati e seguiranno, anche attraverso l'Anci, questa vertenza fondamentale per il futuro della Sardegna».