BANARI. Prosegue il "Laboratòriu de s'otava rima" all'interno della biblioteca comunale Barore Sassu. I due primi incontri sono stati rispettivamente di natura antropologica e storica.
Nel primo, tenutosi martedì 3 settembre, la poesia improvvisata è stata analizzata come processo comunicativo nelle società a tradizione orale. Si è visto come in quelle società il patrimonio culturale (norme, costumi, abitudini, artefatti) veniva tramandato con schemi linguistici ripetibili fondati sul ritmo acustico. Per dirla con l'oralista Eric Havelock "fu questa la nascita di quella che noi oggi chiamiamo poesia, attività che oggi, in condizioni di pieno alfabetismo, è relegata alla funzione di passatempo, ma che in origine era lo strumento funzionale di conservazione dell'informazione culturale per il suo reimpiego".
Nel secondo incontro, tenutosi martedì 10 settembre, si è invece analizzata la storia della gara poetica logudoresa: dalla sua nascita ufficiale nel 1896 (senza dimenticare quanto scritto nei decenni precedenti da Vittorio Angius e Giovanni Spano) fino a oggi passando per le sue evoluzioni e vicende storiche (abbandono del premio, censura fascista, abbandono de "sa moda", variazioni geografiche).
Nell'incontro di martedì 17 (il terzo dei sei) verrà studiato lo schema metrico che oggi domina nelle gare, ossia l'ottava. Si partirà dalla descrizione che ne diede lo Spanu nella sua "Ortografia sarda nazionale" per poi passare alle differenze con l'ottava rima italiana e alle modalità di costruzione della stessa e dei suoi versi (le rime, gli accenti, l'endecasillabo) seguendo quanto prodotto dagli odierni esperti in materia (Paolo Pillonca e Sebastiano Pilosu).
Il "Laboratòriu" vede la partecipazione di una decina di persone* e si inserisce nelle attività del Centro di ricerca delle tradizioni orali istituito dall'Amministrazione comunale nei primi mesi di quest'anno. A breve sarà inoltre presentato il programma di "Dies a Bolu", un festival della poesia improvvista organizzato con "Su Sòtziu pro sa Gara" che si terrà a Banari (iniziando nelle scuole di Thiesi) il 18, 19 e 20 ottobre. All'interno di "Dies a Bolu" seminari, interviste in pubblico e sessioni di improvvisazioni poetiche sarde (gara logudoresa, cantada campidanesa, arrepentina) e internazionali (con la presenza dei "bertsolaris" baschi).
*Le iscrizioni sono terminate. A fine Laboratòriu verrà pubblicato il materiale in rete.