Cossoine. Non ha deluso le attese lo spettacolo “L’America e l’impero”, messo in scena dalla Pro loco “Bastiano Unali” e dagli studenti del liceo scientifico di Pozzomaggiore. Tre ore di spettacolo in cui il numeroso pubblico ha avuto la possibilità di tornare indietro nel tempo, al periodo della dittatura fascista e della Resistenza, rimanendo entusiasta dalle straordinarie capacità artistiche dei ragazzi, dall’accuratezza dei testi, dalle musiche di scena, dalle immagini e dai video realizzati apposta per l’evento. Il momento forse più emozionante e commovente è stato la rivisitazione della vita di due cossoinesi, Agostino Pani (pilota del P38 caduto a Mazzone) e l’anarchico Giovanni Virgilio. Un esordio di pregevole impatto ha introdotto il viaggio nelle Americhe del padre di Agostino Pani, partito da Cossoine nei primi anni dello scorso secolo e ricordato nella tradizione orale locale quale fratello dell’omonimo Agostino Pani, morto nel 1939 all’età di 77 anni. Non avendo comunque la certezza assoluta che il pilota fosse realmente di Cossoine, la versione degli anziani ha convinto il pubblico in una ricostruzione fedele dell’accaduto. Di Virgilio è stato ricordato il suo confino politico con Sandro Pertini e la sua partecipazione alla Resistenza. Entrambi sono stati interpretati da Edoardo Sanna che ha trasportato i presenti nei viaggi oltreoceano, in cerca di fortuna, e in alcune vicende (locali e nazionali) importanti della guerra e della Resistenza mentre Chiara Fadda ha illustrato la nascita e il tramonto dell’impero fascista. Con un senso d’ilarità. Andrea Sardu ha ripercorso il periodo autarchico e la propaganda mussoliniana. Altri ruoli chiave sono stati svolti da Maria Teresa Fais, con un richiamo alla quotidinaità del tempo, Grazia Fadda, che ha ripercorso il periodo del consenso dopo la nascita di Cinecittà e Danilo Galleri, con la ricostruzione della batatglia del grano e delle opere pubbliche imperiali. Infine Fabiola Casule ha focalizzato l’attenzione sugli orrori della risiera di San Sabba (unico campo di sterminio in Italia). Edoardo Solinas ed Egidio Campus hanno accompagnato le letture con i suoni del pianoforte. La regia è stata curata dalla Pro loco con la direzione progettuale di Alfredo Unali e il montaggio, gli accostamenti e le elaborazioni visive di Matteo Murru. La fotografia è stata curata da Daniele Casula, l’allestimento scenico da Tetta Rassu, Nanda e Luciana Sotgiu, mentre il coordinamento di produzione è stato affidato a Piero Foddanu (Presidente della Pro Loco), con la collaborazione di Salvatore Unali e Mario Murru.