Thiesi. Coloro i quali, nella giornata di ieri, si sono recati per effettuare i prelievi ematici nel presidio ospedaliero, si sono trovati di fronte a una brutta sorpresa. Nella porta del laboratorio, infatti, è stata affissa una nota firmata dal dottor Luigi Felice Simula (responsabile del laboratorio di Alghero), in cui viene annunciata, a partire dalla data del 28 giugno 2017, la riduzione dell’attività analitica del laboratorio algherese con la conseguente «riduzione dei prelievi alle sole richieste urgenti nei Punti Prelievo Territoriali di Bonorva, Pozzomaggiore, Thiesi e Ittiri; Olmedo Emergenze».
Una decisione, questa, che ha mandato su tutte le furie i primi cittadini del Meilogu, in particolare il sindaco Gianfranco Soletta che, nella stessa giornata di ieri, ha radunato i primi cittadini all’ingresso del presidio (presenti Antonella Buda di Semestene Silvano Arru di Borutta, Antonio Carboni di Banari, Sabrina Sassu di Cossoine, Maria Antonietta Uras di Giave. Per Torralba l’assessore dei lavori pubblici Gianni Cherchi e le consigliere Silvia Piu e Mariantonietta Puggioni) e, insieme, si sono recati all’interno del laboratorio per vedere la situazione. A detta delle infermiere, i prelievi che potevano essere effettuati erano solo 10.
Constatata la situazione, Soletta ha deciso di inviare, a nome di tutti i primi cittadini del territorio, una lettera al dottor Fulvio Moirano (Direttore Generale ASSL di Sassari), al dottor Giuseppe Pintor (Direttore dell’Area Socio Sanitaria di Sassari), al dottor Elio Manca (Direttore Sanitario del presidio ospedaliero di Alghero), al dottor Luigi Felice Simula (Responsabile del laboratorio di Alghero) e, per conoscenza, all’Assessorato dell’Igiene e della Sanità della Regione Sardegna, per esprimere tutto il suo disappunto.
Nella missiva si sottolinea come «tale disagio deriva dalle proteste pervenute dagli utenti che questa mattina (28 giugno NDA) si son visti rifiutare le prestazioni dal personale dei vari centri».
Rimarcato come «tutto ciò non ha una logica ed è assurdo che accadano disguidi dovuti ad una scarsa organizzazione come questa». Nel chiedere l’immediata revoca della decisione e una diversa organizzazione del servizio, si è anche sottolineato il fatto che sia «inaccettabile che si continuino a verificare episodi di cattiva prassi sui servizi sanitari come sta avvenendo in questi ultimi mesi. Ormai i nostri cittadini – si legge nella lettera – sono sottoposti ad ogni tipo di disservizio e non possiamo non denunciare per l’ennesima volta quanto sta accadendo».
Tutto finito? Niente affatto. Stamattina si è deciso di attuare una sorta di “disobbedienza” da parte dei sindaci alla decisione arrivata da Alghero facendo entrare anche gli altri che, per “regola” non potevano effettuare il prelievo. In caso contrario, sarebbero state avvisate le forze dell’ordine. Minacciata la protesta a oltranza. «Che ci sia la carenza personale lo si sa da mesi quindi non bisogna stare all’ultimo giorno per organizzare un servizio che è prioritario»