Una giornata dalla “Terra” al “Piatto” a Cossoine

Antonio Caria
07/07/2017
Attualità
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Cossoine. Giornata culinaria quella di domenica scorsa. “Dalla Terra al Piatto”, questo il titolo della manifestazione promossa dalla fattoria sociale “Terranimada” in collaborazione con il Comune, la Consulta giovanile, la Pro loco e la Seacoop e svoltasi domenica 2 luglio.

L’evento è iniziato di buon mattino con la visita della Chiesa campestre di Santa Maria Iscalas e al sito archeologico di Aidu-Corru ‘e Oe. Subito dopo la pausa pranzo a base di tagliatelle artigianali di semola di grano “Cappelli”, prodotto dalla stessa fattoria semestenese e ghisadu di pecora.

Al pomeriggio, nella casa parrocchiale, si è svolto il dibattito aperto dai saluti di Franco Dore (presidente di Terranimada) e dalla sindaca Sabrina Sassu che ha voluto rimarcare il lavoro svolto dalle amministrazioni comunali per combattere la piaga dello spopolamento. «Abbiamo il dovere e la responsabilità di cercare le soluzioni  partendo dall’analisi dei problemi del fabbisogno dei nostri cittadini». Posto l’accento sulle varie problematiche del territorio (la mancanza di lavoro, la scarsità di collegamenti adeguati e  la carenza e dei servizi essenziali). L’obiettivo, per Sassu, è quello del miglioramento del tenore di vita dei paesi.

La dottoressa Romina Deriu (Università di Sassari)  ha svolto il ruolo di moderatrice. Il suo intervento si è focalizzato sulle virtù ma anche sui vizi del Meilogu. Focalizzata l’attenzione sull’importanza della terra, sul ruolo dei saperi e dei poteri locali, quest’ultimo inteso nella dimensione politica. Per lei gli anziani garantiscono il collegamento tra la generazione passata e quella presente.

La relazione del professor Antonio Farris ha rimarcato l’importanza della lettura del territorio e della “Cultura Diffusa”, così come dell’agricoltura e della pastorizia. A suo modo di vedere, uno dei settori da valorizzare maggiormente è quello della filiera cerealicola. Un accenno è stato fatto ai vari tipi di pani esistenti.

«Davanti alla terra siamo tutti uguali» è stato il concetto cardine della relazione di Michele Ruju (presidente della rete Fa.In.A.S.). Per lui è necessario fornire un supporto alle comunità rurali, specie al benessere delle persone, attraverso le cooperative sociali.

Di queste ultime ha parlato Gavino Soggia (presidente di Confcooperative di Sassari e Olbia). «Mi rendo conto che il fare insieme e l’unica strada. La cooperazione è, forse, l’unico strumento che abbiamo per poter riuscire a tenere questo patrimonio che abbiamo. Bisogna fare massa critica sul mercato», queste le sue parole.

Sulla mancanza dei servizi (sanità, scuola, trasporti) è voluto tornare Salvatore Masia (presidente dell’Unione dei Comuni del Meilogu). Secondo il sindaco di Cheremule «Per rigenerare i territori è necessario attuare delle politiche che abbiano un senso. Ci sono una serie di cose, tra cui la legge urbanistica, che vanno riviste».

Francesco Addis ha illustrato la storia di Banca Prossima, di cui è direttore della filiale territoriale Sardegna. Subito dopo si è sviluppato il dibattito inerente le tematiche trattate nel convegno.

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