Pozzomaggiore, comunicato del comitato di San Costantino

Antonio Caria
13/07/2017
Attualità
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Pubblichiamo un comunicato apparso sulla pagina Facebook dSan Costantino Pozzomaggiore

Durante la notte fra il 7 e l’8 luglio scorsi, quasi sicuramente dopo la mezzanotte, mani sacrileghe hanno vigliaccamente osato rivolgersi contro i simulacri dei nostri Santi Costantino, Silvestro ed Elenea per spogliarli degli oggetti preziosi ivi apposti in occasione dei festeggiamenti solenni in loro onore tenutisi il 6 e 7 luglio.

In particolare della statua di San Costantino sono state rubate 4 catenine, 4 anelli ed un collier d’oro, da Sant’Elena e San Silvestro due catenine d’oro per ciascuna statua. L’increscioso episodio ha marcatamente scosso la sensibilità del comitato organizzatore e dell’intera comunità pozzomaggiorese, poiché consumato contro le statue dei Santi quanto mai cari a noi tutti, esse portavano gli oggetti preziosi donati con grande zelo da persone che hanno ricevuto grazie, oppure semplicemente per una tangibile dimostrazione di infinito amore nei loro confronti.

Inutile dire che l’offesa è stata consumata ai danni di un intero territorio, che dal 1923 ha venerato San Costantino a Pozzomaggiore e che da tale data non ha smesso di confermargli la sua devozione, pregandolo con fiducia e tributandogli solenni festeggiamenti religiosi e civili nella ricorrenza annuale del 6 e 7 luglio.

Sono passati novantasette anni Da quando la statua di San Costantino è arrivata nel nostro paese e novantaquattro da quando è custodita nel proprio santuario, in questo lungo periodo di tempo, migliaia e migliaia di persone di ogni età ed estrazione sociale si sono presentate al suo cospetto per pregare o per chiedere una grazia, migliaia di mani hanno sfiorato le sembianze e si sono giunte in umile e fiduciosa preghiera. In novantaquattro anni mai nessuno ha azzardato tanto.

A noi, colti dal più marcato senso di tristezza e stupore di fronte a un fatto così grave non resta che condannare fermamente l’accaduto, convinti che solo San Costantino, nella sua infinita grandezza conosce le ragione (se ve ne fossero) di un gesto così indelicato, solo San Costantino può perdonare la persona tanto povera che lo ha commesso e allo stesso tempo, solo lui lo può indurre a recarsi ai suoi piedi, sinceramente pentito e pronto ad intraprendere una nuova vita, sulla strada del bene.

 

Salvatori Fara, presidente del Comitato Santu Antine

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