Quinta edizione del premio di poesia “Tiu Finu” a Romana. La sindaca Catte: «La cultura è il vettore attraverso il quale si recuperano le radici storico-sociali di una comunità»

Antonio Caria
04/09/2017
Attualità
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Romana. Si è svolta sabato 2 settembre la cerimonia di premiazione della quinta edizione del premio di poesia intitolata al famoso poeta improvvisadore Gian Gavino Piredda.

I locali delle ex scuole medie hanno ospitato un buon numero di appassionati, accorsi da ogni parte dell’isola, per assistere alla manifestazione, per la prima volta organizzata dalla Pro loco.

Ed è proprio a quest’ultima e al suo presidente Roberto Mariani che è andato il ringraziamento da parte di una entusiasta sindaca Lucia Catte che ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale e reso onore ai poeti che hanno partecipato con le loro opere al premio.

Nel suo discorso, Catte ha rimarcato l’importanza di queste manifestazioni soprattutto per i piccoli paesi.«Sono molto soddisfatta per come sta andando il premio di poesia – queste le sue parole – per il numero dei partecipanti e la qualità dei componimenti. Questo lascia ben sperare per il futuro».

la prima cittadina ha sottolineato come la cultura sia un viatico importante per il recupero delle radici storico-sociali di una comunità. «Io penso che organizzare manifestazioni come queste siano importanti e necessarie per una comunità – ha concluso Catte-».

Subito dopo ha avuto inizio la vera e propria cerimonia di premiazione. Il presidente della giuria Franco Piga, assieme agli altri componenti Gavino Loria, Domitilla Mannu Giuseppe Tirotto, Giangavino Vasco e Giovannangela Piredda (segretaria) hanno premiato gli elaborati.

Per la sezione in rima, il primo è andato a Luigi Angeli per la poesia “Lu chi no compri…attilbu”. Il secondo a Pier Giuseppe Branca per “Sos ojos tuos” mentre il terzo a Eliano Cau con “Da sa titta e sa mama”. A “Giara e nida” di Sandro Biccai, “Pro sa Idda mia” di Salvatore Cocco, “Una jaga pro s’istima”  di Rachel Falchi, “No los lassedas solos” di Andrea Meleddu e “Fiores e ispinas” di Angelo Porcheddu le menzioni d’onore.

Le segnalazioni di merito sono andate “Pastores e poetas” di Gonario Carta Brocca, “Amada luna” di Dante Erriu, “In onore a “Tiu Finu” di Salvatore Marceddu e “Mare meu” di Luigi Piu le segnalazioni di merito.

Per quella a verso libero, i premi sono andati a“Làcanas de ispera” di Sandro Chiappori (primo), Gonario Carta Brocca per “Badora” (secondo) e Vittorio Sella con “At a bennere veranu a caentare” (terzo). Le menzioni d’onore sono andate, a Tetta becchi per “Su Etzu” e a Stefano Arru per “Sole Beranile” mentre le segnalazioni di merito a Grazia Elisabetta Corraduzza con “Chissu aiburu di la subeiva” e Sebastiano Mario Fiori con “Curre sempes fizu”.

Gabriele Sole, con “Cun sos pes”, ha vinto il premio speciale per il poeta romanese. La serata è stata allietata dai canti del coro “Su Romanesu” e dalla presenza di Antonio Piredda, figlio di “Tiu Finu”.

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