Pozzomaggiore. Il Nuovo Teatro Santa Croce ha fatto da palcoscenico all’undicesima edizione del premio biennale di poesia “Giorgio Pinna”. Ad aprire la serata, presentata ancora una volta brillantemente da Lucia Cossu, il figlio Antonio Maria, uno dei più famosi poeti “A Taulinu” della Sardegna, che ha voluto ringraziare coloro che hanno fatto in modo che questa edizione si potesse svolgere nel migliore dei modi.
Pinna ha poi ceduto il testimone a Mariano Soro (sindaco di Pozzomaggiore) che ha rimarcato l’impegno dell’Amministrazione per questo premio. «Abbiamo fatto una richiesta in Regione – così Soro – e abbiamo ottenuto un finanziamento che fa piacere». Un grazie è andato anche all’Associazione Isperas, alla Pro loco, ai componenti della commissione, tra cui la segretaria Gabriella Masia.
Dopo un inquadramento “legislativo” della lingua fatta fatto dalla vicesindaca Lisa Mannu, ha avuto inizio la cerimonia di premiazione con i poeti che si sono alternati nella lettura dei loro componimenti.
Per la sezione A sono stati assegnati i riconoscimenti a “In-d-un’affranzu ‘e mama” di Antonio Brundu di Sedilo (primo premio), “Su chi disizo” di Giangavino Vasco di Bortigali (secondo) e ad “Atrivìdas” di Andrea Meleddu di Sorgono e “Tu se lu me tulmentu” di Domenico Mela di Castelsardo (terzo ex aequo). Le menzioni sono state assegnate a “Cuddas Nues” di Angelo Maria Ardu di Flussio e “Beni cun megus” di Salvatore Ladu di Mamoiada.
La B è andata invece ad Anna Cristina Serra la “Oi sa genti mia”. Al secondo posto “Stesi la spera” di Gigi Angeli di Palau mentre al terzo, ex aequo, Eliano Cau di Sorgono con “Cando in su logu meu” e “S’è fatta sera” di Antonello Bazzu di Sassari. A “Su dillu ‘e sa paghe” di Tetta Becciu di Ozieri, “Fide e dilliriu” di Gonario Carta Brocca di Dorgali e “Sintiti d’alti di – Turreti!” di Giuseppina Schirru di Sassari le menzioni d’onore.
“Stasera no!” di Anna Maria Careddu e “Pro Amatrice e Aintunnu Arribada sa fine” di Giuseppe Delogu di Santa Maria a Monte (Pisa) hanno vinto, rispettivamente, il premio per la miglior poesia d’amore e la sezione speciale intitolata all’ingegner Tinuccio Manca.
Tra gli interventi quello del professor Paolo Pillonca (presidente della giuria) che ha fatto presente come i beni immateriali contano più di quelli materiali. Rimarcata l’importanza delle nuove leve nell’ambito della poesia sarda.
«La poesia diventa memoria. Credo che questa sia viva in Sardegna. La storia dei nostri paesi è fatta di luoghi e cose ma anche di volti, di facce e di uomini», queste le parole di Tonino Oppes (giornalista e scrittore), anche lui membro della giuria.
Molto applaudita anche l’esibizione di Tore Spanu, voce de su cuncordu “Planu de Murtas”, che ha recitato una poesia di Antonio Maria Pinna. Il premio alla cultura è andato ad Andrea Nonne, esponente de su “Cuncordu ‘e Onne” che hanno allietato il pubblico presente con alcuni brani. Questi ultimi sono stati accompagnati da alcuni esponenti dell’Amministrazione comunale di Fonni capitanata dalla sindaca Daniela Falconi.