Manca ormai poco all’inizio della quarta edizione del festival letterario “StoricaMente: festival letterario del Romanzo storico”, organizzato dall’Associazione Culturale Intercomunale Isperas guidata da Angelo Deriu e dalle Amministrazioni comunali di Semestene, Mara, Pozzomaggiore, Cossoine, Padria e Bonorva.
Un totale di sette incontri, a callo dei giorni 1, 14, 15, 21 e 22 ottobre, cui prenderanno parte, complessivamente, 13 tra gli autori più conosciuti di questo genere letterario.
L’anteprima sarà domenica 1 ottobre alle 11.30, con la presentazione del libro “L’omeopata” di Massimo Dadea, in programma presso la locanda Minerva (Oasi Naturalistica di Monte Minerva) a Villanova Monteleone.
Sabato 14 ottobre alle 17.00, la splendida cornice del Santuario di Nostra Signora di Bonu Ighinu a Mara ospiterà l’incontro con Eliano Cau e Matteo Strukul, quest’ultimo vincitore del Premio Bancarella 2017. In tale occasione si farà un salto all’indietro nel tempo alla scoperta dei fasti e degli intrighi della Firenze dell’epoca della famiglia Medici.
Doppio appuntamento per domenica 15 ottobre. La mattina, alle 11.00, presso i giardini pubblici di Cossoine, si parlerà di “Sos ojos de Donoria” con gli autori Fabio Manuel Mulas, Gianluca Pirastu e Tonino Pischedda. La scrittrice Milena Agus porterà i visitatori alla conoscenza dei braccianti agricoli della Puglia del secondo dopoguerra.
Al pomeriggio, alle 17.00, il centro sociale di Semestene ospiterà Pietro Maurandi che con “Falsi e Bugiardi” racconterà le tormentate vicende legate alle carte d’Arborea. Inoltre Marco Consentino, Domenico Dodaro e Luigi Panella presenteranno il primo intenso romanzo “I Fantasmi dell’Impero” legato all’Etiopia coloniale.
Sabato 21 ottobre alle 17.00, nel Convento Francescano di Padria, appuntamento con il fantasy storico di Andrea Atzori e con il maestro del romanzo storico Marcello Simoni.
Domenica 22 ottobre altro doppio incontro. La mattina alle 10.30, nel centro culturale “Pepe Sozu” a Bonorva, Alessandro Bertante e Pierluigi Serra illustreranno, rispettivamente, i Balcani della fine degli anni novanta de secolo scorso e la Cagliari delle storie sconosciute ed esoteriche.
Alle 17.00 il Nuovo Teatro Santa Croce di Pozzomaggiore farà da scenario alla serata conclusiva dedicata interamente a Emilio Lussu, raccontato per l’occasione da fumetti di Sandro Dessì e dal recital “Un anno sull’altipiano” di e con Daniele Monachella.
Inizierà da quest’anno, inoltre, una collaborazione con il liceo scientifico di Pozzomaggiore che, nella mattinata del 14 e 21 ottobre, potranno dialogare direttamente presso il loro istituto con gli autori Strukul, Simoni, Atzori e Pellegrino.
Diverse le serate di contorno. Dalla musica rinascimentale nella Chiesa di Bonu Ighinu (14 ottobre) al reading musicale a Cossoine, organizzato dalla Pro loco “Bastiano Unali”, fino alla musica Jazz per le stasse di Semestene (entrambe il 15 ottobre).
Per l’intera durata del festival sarà possibile visitare a Pozzomaggiore la mostra fotografica “La guerra a fuoco”, su gentile concessione del “Club Modellismo Storico Cagliaritano” e di Alberto Monteverde, curatore della mostra e autore dell’omonimo libro (Dal Carso all’Altopiano di Asiago, dalla Bainsizza a Trieste. La Grande Guerra dei Sardi nelle fotografie dell’Archivio del Generale Carlo Sanna e delle raccolte Bellieni, Cocco Ortu, Deidda, Figari, Niccolai e Tola. I National Archives di Washington e Londra).
Il progetto è promossa dalla Fondazione di Sardegna con il patrocinio del Rotary Club di Cagliari Sud. Le giornate potranno essere anche un viatico importante per la conoscenza del territorio del Meilogu, con i suoi siti archeologici e con quelli meritevoli di un attento turismo culturale.