THIESI. Dai tavoli dei ristoranti ai banchi del Parlamento, dalla Costituzione alla fine della Seconda Repubblica tra aneddoti, personaggi, fatti e mode Roberta Corradin ha fotografato l’Italia di ieri e di oggi nel suo “La repubblica del maiale” (Chiarelettere) e da venerdì 3 ottobre fino a martedì 7 sarà in tour con il festival letterario diffuso Éntula per raccontare un sorprendente ritratto dell’italiano medio. L'appuntamento a Thiesi (presso la Sala Sassu insieme al giornalista Giovanni Fancello) è previsto per martedì 7 alle 18.30.
Roberta Corradin è nata a Susa nel 1964. Nel 1989 ha cominciato a lavorare nei fumetti: Lupo Alberto, Cattivik, Sturmtruppen, Blue, e l’immancabile Linus. Nel 1992 diventa lavoratrice anomala ante litteram, e da allora, per circa un lustro, scrive di pseudo psicologia da bar e da parrucchiere per svariate testate femminili. Nel 1995 esce il suo primo libro, Ho fatto un pan pepato... ricette di cucina emotiva (Zelig). In seguito pubblica Un attimo, sono nuda, una storia umoristica misogina (Piemme); Le cuoche che volevo diventare (Einaudi), Tradizione Gusto Passione (con Paola Rancati, Silvana Editoriale) e scrive di viaggi e di cucina per testate tra cui l’Espresso, Gambero Rosso, e D La Repubblica delle donne. Traduce narrativa e saggistica dal francese e dall’inglese. Ha risolto un decennio di nomadismo occidentale tra New York, Parigi, Roma e la Sicilia sudorientale a favore di quest’ultima, dove insieme al marito porta avanti un progetto di fattoria permaculturale e gestisce un ristorante di mare a Donnalucata.
Il libro. La repubblica del maiale (Chiarelettere). Una controstoria italiana, dal varo della Costituzione alla fine della Seconda Repubblica. Una lettura fatta di aneddoti, personaggi, fatti, mode e tic. Una cavalcata di decennio in decennio, dalla fine della fame del Dopoguerra alla scoperta del cibo sano e leggero complice la crisi economica di oggi, su e giù sull’ottovolante Italia che ci ha regalato emozioni a non finire tra alta cucina e bassa politica. Lo sguardo obliquo di un’affermata critica gastronomica e appassionata cittadina, attenta alle ideologie, di tutti i tipi, ci regala un’Italia mai vista così, un po’ a tavola, in casa e al ristorante, e un po’ tra i banchi del parlamento e al supermercato. Dal primo Autogrill all’ultima ossessione culinaria, ecco il ritratto sorprendente dell’italiano medio. Di come siamo e da dove veniamo, comprese le ricette che hanno fatto epoca.