BANARI. L’11 giugno di cento anni fa nacque a Banari Gino Porcheddu. In seguito sacerdote, è ricordato in tutta l’isola (si pensi alla toponomastica della città di Sassari) per la sua attività da musicista e per aver dato vita alla Polifonica Santa Cecilia nel 1945. La “primogenita”, come veniva definita dal giornalista Aldo Cesaraccio, nasceva in un contesto difficile, ma riuscì ad andare oltre la funzione liturgica proiettando quella musica anche sul territorio nazionale ed estero. A tutt’oggi è l’associazione corale che da più tempo svolge attività concertistica in Sardegna. Ha al suo attivo oltre ottocento concerti con un repertorio che spazia dalla polifonia rinascimentale alle grandi opere sinfonico-corali, dalle elaborazioni di canti popolari alla musica moderna e contemporanea, fino a molte opere del teatro lirico. In occasione del centenario della sua nascita l’amministrazione comunale organizza per domenica 9 alle 20,30 presso la chiesa di San Lorenzo un concerto nel quale verrà riproposto il programma che don Gino diresse nell’esordio della “primogenita” il 9 dicembre del 1945 nella chiesa di S. Caterina a Sassari. Brani notissimi del repertorio ceciliano, da tempo entrati nei programmi anche dei cori alle prime armi, che all’epoca però rappresentavano una sfida pioneristica, specialmente con dei cantori e un pubblico che limitavano le proprie conoscenze musicali solo al repertorio lirico.