SILIGO. Una legge regionale del 94 (la 21) parla chiaro: è compito dei Comuni, singoli o associati, provvedere al ricovero, alla custodia ed al mantenimento dei cani randagi rinvenuti nel territorio Comunale. Ma al tempo stesso l'esiguità delle risorse trasferite dalla Regione non consentono di far fronte alle spese dovute all'eventuale ricovero nei canili per un lungo periodo di tempo. Ecco che allora l'alternativa – peraltro sancita da integrazioni normative a quella stessa legge – può essere l'erogazione di piccoli incentivi comunali che se da una parte prevengono il sovraffollamento delle strutture di ricovero, dall'altra stimolano l'adozione da parte di privati cittadini. Nasce così la campagna “Adotta un cane” a Siligo. Ad oggi risultano dieci cani di proprietà comunale rinvenuti sul territorio, e tale numero è destinato ad aumentare essendo l'abbandono degli stessi – sopratutto in questo periodo – una prassi consolidata. Verrà perciò assegnato un contributo economico di 200 euro suddiviso in due parti uguali, una al momento dell'adozione e una tre mesi dopo previa verifica della Polizia municipale, in entrambi i casi, del buono stato di salute. L'adozione da parte di qualunque cittadino residente e maggiorenne dovrà essere fatta direttamente presso l'ufficio della Polizia municipale. I soggetti affidatari – ovviamente - dovranno garantire l'assenza di provvedimenti in corso o condanne in relazione a reati di maltrattamento di animali.