SASSARI. Si intensificano le azioni della Asl di Sassari per arginare il virus della peste suina africana. Nei giorni scorsi nel capoluogo turritano si è riunita l’Unità di Crisi Locale, convocata dal Responsabile del Dipartimento di Prevenzione, Francesco Sgarangella per fare il punto sulla difficile situazione epidemiologica.
Alla riunione hanno partecipato tutti i Responsabili dei Servizi Veterinari della ASL, (Sanità Animale, Igiene Alimenti e Igiene Allevamenti) dei Settori di Prevenzione e Anagrafe nonché i Dirigenti Veterinari competenti per i territori del Distretto di Sassari coinvolti dai focolai di peste suina africana recentemente comparsi a Nulvi, Bulzi e Ploaghe.
Erano presenti anche i tecnici dell’Istituto Zooprofilattico di Sassari competenti per le attività di analisi dei campioni di sangue e organo richieste dalla ASL.
Con questi 5 nuovi focolai sono ormai 12 gli allevamenti suini interessati dalla malattia e nei quali il Servizio di Sanità Animale ha provveduto tempestivamente all’abbattimento di tutti gli oltre 150 suini presenti e alla disinfezione mediante le unità mobili di cui è dotato il Servizio.
A seguito dei nuovi focolai le aziende suine interessate dalle zone di vincolo sanitario, zona di protezione 3 km e zona di sorveglianza 10 km, sono ormai oltre 1300 sulle oltre 3000 presenti nel territorio della ASL, per le quali è immediatamente scattato il divieto di qualsiasi movimentazione dei capi con gravi ripercussioni di carattere commerciale per le stesse.
Nel corso della riunione sono state definite le attività da porre in essere nelle zone di vincolo, in particolare visite cliniche, prelievi sierologici e virologici al fine di monitorare la situazione ed eventualmente, laddove è possibile, revocare le restrizioni.
“Purtroppo la situazione epidemiologica è davvero preoccupante, in quanto sono stati interessati dai focolai anche territori che finora erano stati risparmiati dal virus”.
“I comportamenti di alcuni allevatori che non rispettano le norme sanitarie e che continuano a introdurre animali senza controllo veterinario - hanno detto i veterinari - stanno mettendo a rischio un intero settore con gravissime ripercussioni commerciali, dovute all’impossibilità di macellare i suinetti o movimentare gli animali.”
Durante la riunione dell’U.C.L. è stato approvato anche un documento che il Dipartimento di Prevenzione della Asl di Sassari proporrà in occasione della riunione dell’Unità di Crisi Regionale prevista per il prossimo 6 giugno a Cagliari. I veterinari chiederanno una deroga alla macellazione negli impianti presenti all’interno delle zone di vincolo, secondo una rigorosa procedura di garanzia sanitaria.
Si proporrà, inoltre, di consentire la registrazione delle aziende suine anche nelle zone di restrizione così come previsto dal Decreto 200/2010.
Il Servizio veterinario dell’Azienda Sanitaria Locale di Sassari, infine, ribadirà le proposte già fatte a suo tempo nell’Unità di Crisi di Bono, quali:
1. Istituzione dell’Anagrafe Individuale dei suini;
2. Eliminazione del pascolo brado illegale;
3. Vuoto biologico nelle aree demaniali per almeno 5 anni;
4. Finanziamenti agli allevatori per la realizzazione di recinti idonei (en plein air);
5. Potenziamento dei Servizi Veterinari;
6. Premi a chi alleva secondo le regole e garantisce una filiera del suinetto sicura
7. Implementazione delle macellazioni uso famiglia.
8. Corridoi per le aziende che offrono garanzie di biosicurezza in caso di epidemia.