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Il tema del banditismo e del matriarcato nel nuovo film di Fabio Manuel Mulas

Alcune scene girate tra Bonorva, Giave e Thiesi

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Bonorva. La Sardegna degli anni cinquanta e sessanta alle prese con le problematiche del banditismo e del matriarcato. Questi i temi raccolti in “Bandidos e Balentes, il codice non scritto”, il nuovo film del regista sardo Fabio Manuel Mulas, ideato da Gianluca Pirastu e le sceneggiature di Tonino Pischedda, in uscita nelle sale cinematografiche tra la fine di dicembre e gli inizi di gennaio. Tre i paesi del Meilogu protagonisti di questo lavoro cinematografico: Bonorva (Coronas, Rebeccu, Mariani, Casa Fozzi, il lavatoio, Chiesa Di Santa Vittoria), Giave ( Pedra Mendalza, Chiesa di San Sisto, valle dei nuraghi) e Thiesi (Su Tippiri). «Abbiamo scelto queste località ha dichiarato il regista e produttore perché avevano tutte le caratteristiche adatte alle sceneggiature». Tra gli attori che compongono il cast troviamo Elisabetta Contini, Tore Sanna, Giuseppe Garippa e Alverio Cau. Il film farà tappa anche negli Stati Uniti: «il 27 dicembre – aggiunge Mulas –, “Bandidos e Balentes" verrà proiettato anche a Chicago».

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