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Siligo, illuminato il complesso archeologico di Mesumundu e arredata la rotatoria all’ingresso del paese

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Siligo. Nei giorni scorsi, l’amministrazione comunale guidata da Mario Sassu, grazie al supporto dell’Ufficio tecnico, ha posto in essere due interventi, finanziati con circa 16mila euro di fondi comunali. Il primo ha riguardato il sito di Mesumundu. L’area archeologica, da sempre oggetto di studi e scavi archeologici, è stata interessata da alcuni lavori che hanno permesso l’installazione di un moderno impianto elettrico d’illuminazione monumentale a led di ultima generazione, realizzato dalla ditta “Deriu Impianti Elettrici” di Banari. Ciò consentirà all’edificio bizantino e ai resti delle terme romane sia di essere ben visibili dalla 131 che di poter essere tranquillamente visitati anche nelle ore serali. Nel complesso sono state anche collocate le nuove recinzioni, costruite e poste in opera dalla falegnameria dei ragazzi della comunità “S’Aspru”. Il secondo, tuttora in essere, sta interessando la rotatoria all’ingresso del paese sulla strada provinciale 23 che collega Siligo a Banari. Al suo interno sono stati collocati alcuni corbezzoli, un esemplare trentennale di ulivo e una scultura dell’artista locale Filippo Canu, donata dalla famiglia. L’opera, realizzata nel 2000 in un blocco di trachite rosa, raffigura la ruota di carro che, sfumando nella mola di un mulino, spezzano la catena. Essa rappresenta una positiva allegoria della cultura contadina e dei mulini tipici del paese. Il tutto, realizzato dalla ditta “F.lli Cuga” di Siligo, sarà completato da altre messa a dimora di altre piante, vari ripristini e la realizzazione di un impianto d’illuminazione, a led RGB colorati. che consentirà la piena valorizzazione dell’opera di Canu e della flora presente. «Due importanti interventi – afferma il Sindaco Mario Sassu – che, realizzati con la collaborazione di imprese locali, servono da un lato a valorizzare il patrimonio archeologico di Siligo e dall’altro a ricordare la grande arte, cultura e le tradizioni del nostro paese che artisti silighesi come fu Filippo Canu, hanno sempre saputo magistralmente rappresentare ».  

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