Pozzomaggiore. «Ha perso un pò della sua antica originalità il grande falò di Sant’Antonio Abate che tuttavia si prepara ancora mobilitando i giovani del paese. Attorno al fuoco la gente danzava, cantava e sbocciava bocconi di vino. La mattina dopo, nel silenzio del nuovo giorno, qualcuno si avvicinava a ciò che era rimasto del grande falò benedetto per riempire di brace grandi secchi di latte bacinelle da portare a casa affrontare meglio, sia pure per qualche ora, i rigori dell’inverno». Con queste parole, scritte nella guida a Pozzomaggiore, pubblicata per la Carlo Delfino Editore (collana “Tutti i Comuni della Sardegna”) e curata dal professor Salvatore Tola, il giornalista e scrittore Tonino Oppes descrive i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate, tradizionale festa di metà gennaio molto sentita in Sardegna, che si rinnoverà lunedì 16 gennaio a partire dalle 18.00. Subito dopo la celebrazione liturgica nella Chiesa intitolata al Santo, famosa per la venerazione della Madonna della Salute, molto cara ai pozzomaggioresi, verrà acceso il falò in piazza Convento, con relativa benedizione. Seguirà la favata offerta a tutti i partecipanti. La serata è promossa dal comitato organizzatore e dal Comune.