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Borutta, il sindaco Silvano Arru chiede alla Regione Sardegna l’intitolazione di una sede a Ninetta Bartoli e Margherita Sanna

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Borutta. «Dedicare la sede di un’istituzione importante della Regione Sardegna a Ninetta Bartoli e Margherita Sanna». È questa la richiesta del sindaco Silvano Arru contenuta in una lettera inviata nei giorni scorsi al presidente Francesco Pigliaru e all’assessora della Pubblica istruzione Claudia Firino. L’11 novembre scorso è stato festeggiato, a Roma, il settantesimo anniversario dal riconoscimento del diritto di voto alle donne. Nel corso della cerimonia, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, l’allora sottosegretario alla presidenza del consiglio, ora ministro dello sport, Luca Lotti e il senatore Franco Marini, sono state consegnate dieci targhe  in ricordo di altrettante sindache elette nel 1946. Due di queste sono andate proprio alla Sardegna: Borutta (Giovanna “Ninetta” Bartoli) e Orune (Margherita Sanna). Nella missiva, Arru ha evidenziato come le due prime cittadine «hanno dato alla Sardegna un primato eccezionale: sono state le prime sindache D’Italia. È un primato che mai nessuno ci potrà togliere, a testimonianza – si legge nella nota – che nella nostra terra è stata posta una pietra miliare nel lungo e tormentato percorso, certamente non ancora terminato, per l’affermazione dei principi di pari opportunità». Sottolineato il loro contributo in favore della parità di diritti tra uomini e donne, il primo cittadino ha inoltre posto l’accento sul fatto che «intitolare a queste due figure il palazzo della Regione o il palazzo della provincia di Sassari possa essere il minimo di riconoscenza che noi sardi dovremmo avere verso queste due donne così importanti per la storia della Sardegna». La lettera si conclude con l’augurio che la sua richiesta possa essere accolta dalle istituzioni regionali. Un segno «per sdebitarci nei confronti di chi ha dato alla Sardegna tanto lustro e prestigio».

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