Bonnanaro. L’amministrazione comunale ha inviato un’istanza alla Provincia per chiedere la manutenzione della strada principale del paese.
Nel corso degli anni, Via Vittorio Emanuele è stata oggetto di lavori prima da parte di Abbanoa, poi per il posizionamento della banda larga. Dopo quest’ultimo intervento, conclusosi nelle scorse settimane, è stata riasfaltata la parte interessata.
Secondo il sindaco Antonio Marras «è ora di dare uniformità a questa strada, con il rattoppo delle numerose buche presenti, e di rifare l’asfalto con una segnaletica adeguata».
Ma le notizie sembrano non essere buone. «Purtroppo ci sono giunte le notizie secondo cui la Regione Sardegna, insieme a quella siciliana, non ha ottenuto dallo Stato i fondi da dare alle province per questi interventi».
Rimarcati i disguidi che potrebbero crearsi, non solo a Bonnanaro, ma anche in altre parti della Sardegna.
A detta di Marras, «il paradosso è che se un bar ci chiede di sistemare dei tavolini fuori, la tassa di occupazione del suolo pubblico va pagata alla provincia perché strade e marciapiedi sono di loro competenza però le manutenzioni le dobbiamo fare noi come Comune. In cambio di questi diritti la Provincia dovrebbe intervenire ma quando un marciapiede si sfascia o bisogna togliere un albero morto dobbiamo farlo noi altrimenti rimane così».
Una proposta che può essere fatta è quella del declassamento a strada comunale ma è un’ipotesi non priva di difficoltà . Infatti «ottenere un assenso su questo è difficile – ha affermato il sindaco – perché è una strada che collega con Borutta, per cui è un passaggio obbligato che deve essere garantito. Motivo per cui la Provincia non darebbe l’assenso. Se dovesse diventare comunale e un comune non avesse fondi per curarne la manutenzione, ne risulterebbe interrotto il collegamento, causando ripercussioni anche per i servizi essenziali».
Chiesta l’apertura di una vertenza sulla viabilità del Meilogu e l’intervento della Regione che «ha un sacco di soldi fermi. Gli utilizzi almeno in parte e momentaneamente – ha concluso Marras – in attesa di risolvere la vertenza con lo Stato per questi 70 milioni da passare alle province. I soldi devono essere tirati fuori e i lavori devono essere fatti altrimenti sembra che il cittadino venga sempre all’ultimo posto».