Romana. Anche la sindaca Lucia Catte e la sua amministrazione si schierano affianco dei pastori sardi sulla vicenda del prezzo del latte. Nel mese di dicembre è stato infatti approvato, dal consiglio comunale, l'adesione alla vertenza. Molto pesante il giudizio della prima cittadina:«trovo scandaloso che un litro di latte di pecora costi 60 centesimi, meno di una bottiglia da mezzo litro d'acqua». Sottolineato anche « il silenzio assordante della Regione e l'assenza di politiche di intervento adeguate verso un comparto che da anni versa in uno stato di crisi, eppure si tratta di uno dei pilastri portanti dell'economia isolana, per quanto fragile».
Catte è intervenuta anche sulla vicenda della chiusura della stazione di Giave. «È sempre un presidio importante per il territorio che, anziché migliorarlo e potenziarlo, lo chiudono. Assurdo in un territorio dove le strade sono piene di buche o dissestate. Chiudere anche la stazione di Giave – ha concluso la sindaca – vuol dire non avere a cuore la sorte di un intero territorio e dargli il colpo di grazia. Questo è un discorso che si può estendere ad altri settori. Poca pianificazione, zero idee, zero investimenti, nessuna idea di sviluppo».