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Installata una stazione sismica a Giave

La sindaca Maria Antonietta Uras: «In questo modo, Giave contribuisce al monitoraggio di tutta l’Isola»

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Giave. In questi ultimi mesi, l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia sta cercando di aumentare il numero di stazioni sismiche nel territorio sardo, con l’intento di monitorare i fenomeni di sismicità locale e di registrare i terremoti lontani ad alta intensità. La scelta è dovuta al fatto, si legge nella nota, «del verificarsi nell’ultimo anno di alcuni piccoli terremoti nella Sardegna Settentrionale ed in mare, ed anche al fine di approfondire le conoscenze sulla crosta terrestre del Mediterraneo Occidentale». Tre i comuni della Sardegna interessati: Villasalto, Dorgali e Giave. Quest’ultimo in funzione «delle sue caratteristiche di basso rumore sismico di fondo e delle opportune condizioni logistiche, idonee per l’installazione della stazione». Dopo un’accurata verifica dei siti da cui poter trasmettere, si era deciso di lasciare temporaneamente in registrazione due impianti collocati, rispettivamente, presso l’anfiteatro e su un affioramento roccioso nei pressi di “Pedra Mendalza”. La scelta è avvenuta in base alle loro caratteristiche logistiche e geologiche. La stazione sismica temporanea e’ composta sostanzialmente da un sismometro (sensore) molto sensibile ai più piccoli movimenti del suolo – prosegue la nota – e da un apparato di registrazione che implica anche un micro ricevitore del segnale GPS per avere la posizione e l’esatta marca del tempo assoluto di Greenwich». Dopo i primi rilevamenti (maggio 2016) effettuati dall’equipe del dottor Paolo Casale, e una serie di studi più approfonditi (luglio dello stesso anno), si è deciso d’installare la stazione  di acquisizione dati (con sismografo a banda larga di ultima generazione) che fa parte del progetto LISARD curato dal professor Fabio Cammarano (università Roma Tre) solo nell’anfiteatro. «Il sismografo consente di registrare velocità del suolo con estrema precisione e non emette nessun tipo di radiazione. In tal senso non causa nessun tipo di danno alla salute delle persone». Il progetto avrà una durata biennale. La giunta comunale ha deliberato l’utilizzo di uno spazio pari a 5 metri quadrati con un basso consumo di corrente. Nell’esprimere la soddisfazione della sua amministrazione, la sindaca Maria Antonietta Uras ha rimarcato come «in questo modo, Giave contribuisce al monitoraggio di tutta l’Isola».

 

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