Partecipa a MeiloguNotizie.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Il coro “Su Romanesu” rinnova il rito de “Sas Amoradas”

Condividi su:

Romana. “Coros a l’intendes a coro ripondeli fiore delicadu/ ch’est in sa janna preparadu pro istare cun tegus tutta vida/e tue rosa techida essida dae naschimentu/deus bos diada chent’annos de vida/e chi bos giompad’a su cumpimentu". Sono alcuni versi del canto che, nella giornata di venerdì 24 febbraio, con inizio alle 21.00, verranno cantati per la tradizionale serata de “Sas Amoradas”. Un’antica usanza che si perde nella notte dei tempi e che, originariamente, si teneva il lunedì antecedente il martedì grasso. Una serenata alle ragazze nubili da parte dei pretendenti, con il chiaro intento di conquistarle e di portarle ai balli di carnevale. Ripresa negli anni settanta, viene mantenuta in auge per circa trent’anni per poi essere di nuovo abbandonata agli inizi del 2000. Dal 2015, dopo sei anni di organizzazione da parte della Pro loco, la manifestazione viene curata dall’associazione culturale coro “Su Romanesu”. La due giorni sarà completata sabato 25 alle 20.00 con la seconda rassegna corale a tema (la donna e l’amore) a cui prenderanno parte il “Coro de Iddanoa Monteleone” (maestro Paolo Carta), il gruppo folk “Santu Pedru” di Ittiri (maestro Franco Devino), il cantante Luciano Pigliaru e i padroni di casa diretti dal maestro Piero Concu, che curerà anche la direzione artistica della serata. Presenterà la serata Tonino Sanna.

Condividi su:

Seguici su Facebook