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Comunali a Padria 2017. La presentazione di Paolo Ciardiello e Alessandro Mura

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Con quest’articolo inizia la presentazione del programma delle due liste in corsa per le prossime elezione comunali. Una serie di domande che abbiamo deciso di porre ai due candidati sindaci Paolo Ciardiello (Lista Civica per Padria) e Alessandro Mura (Per Padria con impegno, onesta e lealtà). Saranno loro i diretti protagonisti di questo botta e risposta. Il primo quesito posto è quello del perché della loro candidatura.

Ciardiello: «Io sono già in amministrazione da due legislature. Prima assessore ai lavori pubblici (2007-2012). Esperienza ripetuta dal 2012 fino al 2015, poi il vicesindaco con gli stessi incarichi. Sempre con Antonio Sale sindaco. Poi si è deciso di procedere con una lista nuova, a parte tre di che fanno parte del vecchio gruppo, sempre con Sale che si candida come consigliere e io come sindaco. È un percorso di comunione e di continuità d’intenti tra il passato e il presente. La mia candidatura a sindaco è stata un’esigenza di lista, sindaco compreso. Sono stati loro a dirmi di candidarmi e di continuare il percorso già iniziato. Nonostante io non sia sardo e sia qui da trent’anni, l’amore per Padria è profondo. La mia famiglia è sempre stata residente quà, i miei figli sono nati quà. Mi sento più sardo, ancorché adottato e di adozione, che toscano, la mia terra d’origine. Penso di amare la Sardegna sotto ogni aspetto pur non essendoci nato. Forse l’ho apprezzata più da uomo di Stato che è venuto qui per esigenze lavorative (Ciardiello è maresciallo dei carabinieri che comanda la stazione di Cossoine NDA) ».

Mura: «Io amo questo paese. Non posso fare a meno di essere presente a Padria tutte le volte che i miei impegni lo consentono. Io lavoro a Sassari ma qui ho tutti gli amici. Ho sempre fatto vita di Paese. Motivi prima di studio e poi lavorativi mi hanno portato nel capoluogo ma le distanze sono brevi. Oggi si possono tranquillamente dividere a metà i propri compiti e quindi, qualora diventassi sindaco, devo garantire la presenza costante, tutti i i giorni, a Padria per portare avanti un progetto difficile e ambizioso sotto certi aspetti. È necessario essere presenti, non è possibile fare il sindaco part-time. Sono stato dirigente di partito a Sassari per Alleanza Nazionale e ora milito in Fratelli d’Italia. Questo lo dico perché nei paesi si parla di liste civiche. È vero. Io ho questa appartenenza politica ma nella mia lista ognuno ha la sua idea. Ci sono militanti di sinistra. C’è anche un Cinque Stelle. Non ho mai visto una difficoltà in questo. In un paese non si va con nessun simbolo di partito perché la lista è civica ma ho diverse posizioni all’interno della stessa e non per questo dobbiamo essere in contrasto. Anzi c’è un indirizzo preciso nel programma amministrativo che è nostro compito portarlo a termine e andare avanti. Con la prima amministrazione di Paolo Cossu ho svolto il ruolo di consigliere comunale e capogruppo di maggioranza. Negli ultimi due anni e mezzo ho svolto l’assessore dei Lavori Pubblici, avvicendandomi con l’amico Alberto Pintore. Nella scorsa legislatura ho fatto il capogruppo di opposizione, avendo perso le elezioni. Ho voluto dare continuità al progetto. Siamo stati presenti all’opposizione in maniera costruttiva in alcune occasioni, molto severi in altre».

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