Borutta. Anche l’Amministrazione boruttese parteciperà alle celebrazioni per le “Memorie commemorative del Centenario dei fatti d'Arme di monte Zebio", in programma ad Asiago nelle giornate del 16 e 17 settembre.
Il via libera è arrivato dopo l’approvazione, in Giunta comunale, del protocollo d’intesa con il Comune di Armungia, capofila dei comuni della Sardegna che hanno aderito al progetto di recupero del Cimitero di Guerra “A” della Brigata Sassari.
Già da un po’ di tempo, è in corso sull’altopiano dei “Sette Comuni”, in provincia di Vicenza, un lavoro di recupero dei siti simbolo della prima guerra mondiale dove i fanti della Brigata Sassari presero parte ad alcune delle battaglie che videro contrapposti l’esercito italiano con quello austriaco.
Nel 2003 venne costituito un comitato permanente composto dai Comuni di Asiago e Foza (Veneto) e di Tempio Pausania, Sinnai e Armungia (Sardegna). Ed è proprio quest’ultimo il capofila. Nel 2007 fu completata l’opera di recupero di uno dei cimiteri di guerra della Brigata Sassari, quello di Casara Zebio.
L’intenso lavoro portato avanti dal Luogotenente Antonio Pinna (già Direttore del Museo Storico della Brigata Sassari e consulente storico dei Comuni della Sardegna ha permesso di individuare i 218 “Sassarini” di 131 Comuni della Sardegna, che vi erano sepolti. Tra questi vi è anche il soldato Giovanni Carboni, originario proprio di Borutta.
Gli interventi hanno riguardato il posizionamento delle croci in legno di larice dove sono riportati i nomi dei caduti, la bonifica dell’area, il restauro della muratura, delle recinzioni e dei cancelli e la posa di tre pennoni portabandiera e delle bacheche esplicative. Tutto questo nell’ambito dell’attività di valorizzazione del patrimonio della “Grande Guerra” di Monte Zebio portata avanti dal comune di Asiago.
Nello specifico, riguarda il recupero e il riordino delle strutture belliche e logistiche (trincee, camminamenti, postazioni, baraccamenti, ricoveri in caverna) nelle quali soggiornarono i ragazzi della “Sassari” nel corso della loro permanenza (un anno) sull’Altopiano dei Sette Comuni. L’obiettivo è quello della realizzazione di un’area museale all’aperto.