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Un successo la festa alla stazione di Giave. Uras: «per noi è una grande vittoria»

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Giave. La giornata ventosa non ha di certo guastato la grande festa organizzata alla stazione. Molti i sindaci presenti in fascia tricolore, con in testa Maria Antonietta Uras, che questa mattina, assieme ad alcuni cittadini, hanno salutato, hanno salutato la fermata del treno delle 7.03.

«Per noi è una grande vittoria», queste sono state le prime parole della sindaca che, come gesto simbolico, è salita su una delle carrozze per scendere, in un secondo tempo, a Bonorva.

Un fatto storico, si può dire. Dopo quasi due anni viene ridato al territorio un servizio essenziale, soprattutto per i paesi vicini. Questo il commento di alcuni passeggeri che, in concomitanza con la prima cittadina, sono saliti sul treno.

Una commossa Uras ha voluto ringraziare personalmente la dottoressa Gabriella Massidda (Direttrice serale dell’Assessorato dei Trasporti della Regione Sardegna) e tutti i suoi colleghi sindaci che hanno fatto in modo che si arrivasse a questo prestigioso risultato. Un lavoro meticoloso e attento, svolto nei minimi dettagli.

Il parroco Don Gabriel Mpolo ha impartito la benedizione. Presenti anche gli Assessori, i consiglieri comunali e alcuni dipendenti del Comune di Giave con lo stendardo.

Silvano Arru (sindaco di Borutta) ha rimarcato come la riapertura della stazione sia un simbolo per le altre battaglie intraprese per il mantenimento degli altri servizi nel territorio.

«Non fermarsi a Giave non garantiva nessun vantaggio per i treni – queste le parole di Michele Vacca (referente Associazione Utenti del trasporto pubblico)-. È importante che tutti i treni regionali tornassero a fermarsi in questa stazione. Sarebbe importante anche mettere questi ultimi che fermino in tutte le stazioni tra Macomer e Chilivani almeno ogni due ore».

Giampaolo Podda (Responsabile dei pensionati del Meilogu per la CGIL) ha parlato di fatto importante e positivo che mette fine «all’ isolamentodel Meilogu nei confronti dei trasporti sia per Olbia che per Cagliari».

Per Massimiliano Senes (vicesindaco di Cossoine) questo fatto «è una vittoria del territorio. Uno stimolo che ci aiuta a impegnarci per riavere i servizi che ci stanno pian piano mancando».

Salvatore Masia (presidente dell’unione dei Comuni del Meilogu e sindaco di Cheremule) ha posto l’accento sulla compattezza dei primi cittadini per il buon esito di questa vicenda.«Questo dimostra che le battaglie si possono vincere – così Masia  – anche  su un servizio che qualcuno, probabilmente, ritiene non fondamentale. Ora ci sarà da vedere i risultati di questa apertura in via sperimentale. C’è un forte timore che a gennaio si possa riassestare a una chiusura della stazione e a questo dovremo prepararci e stare attenti. Il significato importante è quello che, finalmente, si può arrivare a non ragionare in maniera “ragionieristica” dei servizi dei piccoli comuni».

Per agevolare i circa 25mila abitanti che vorranno usufruire del treno, sono stati distribuiti gli orari in tutti i Comuni e sarà utilizzato il pulmino dell’Unione dei Comuni del Meilogu per il trasporto degli utenti in stazione.

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