Il Consiglio regionale ha approvato con 30 voti favorevoli e 4 contrari la legge di riforma dell’Egas (modifiche alla legge regionale 4 febbraio 2015, n. 4 - Istituzione dell'Ente di governo dell'ambito della Sardegna e modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 19 del 2006). Tra i 29 Comuni che potranno continuare a gestire il servizio idrico in forma autonoma anche Bessude e Cheremule. Soddisfatto Salvatore Masia, presidente dell'Unione dei Comuni del Meilogu e sindaco di Cheremule: «Abbanoa non avrà l'acqua di Cheremule e di Bessude. Abbiamo vinto».
Questi gli altri Comuni che rimarranno fuori da Abbanoa: Aggius, Anela, Arzana, Bonarcado, Bottida, Bultei, Burcei, Burgos, Capoterra, Esporlatu, Fluminimaggiore, Gadoni, Lotzorai, Modolo, Nuxis, Olzai, Paulilatino, Perfugas, San Vero Milis, Sant'Anna Aresi, Santulussurgiu, Serramanna, Seui, Tertenia, Teulada, Villagrande Strisali e Villasimius.