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Investire in Borsa tra rischi, guadagni e protezione del capitale

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In Borsa, ed in generale sui mercati finanziari, per guadagnare di più occorre sempre e comunque rischiare di più. Trattasi di una legge di mercato alla quale non si sfugge mai quando si punta ad Investire in Borsa, sul forex e su altri mercati includendo pure quelli che non sono regolamentati. Per esempio, se si acquista un pacchetto di azioni di una società quotata, l'investitore si espone ad un rischio che è la sommatoria di più componenti.

Rischio sistematico e specifico sui titoli azionari

Nel dettaglio, su un'azione c'è il rischio sistematico che è legato all'oscillazione del mercato finanziario di riferimento, il Dow Jones se si acquistano i titoli della Apple, o il FTSE MIB se si comprano se l'investitore compra le azioni delle Assicurazioni Generali giusto per fissare le idee.

Al rischio sistematico si aggiunge il rischio specifico che è quello che pesa non sul mercato di riferimento, ma sul singolo titolo azionario in ragione di fatti e di notizie che generano volatilità sulle azioni della società quotata.

Ad esempio, un titolo azionario può perdere repentinamente valore in presenza di una notizia negativa come le inattese dimissioni di una figura manageriale importante come l'amministratore delegato, oppure può incrementare il proprio valore dopo che il mercato ha appreso che l'azienda quotata ha acquisito una commessa milionaria.

Investire in Borsa affidandosi ad un gestore

Per investire in Borsa, in alternativa all'acquisto diretto di azioni, il risparmiatore può allocare quote del proprio capitale affidandosi all'esperienza di un gestore. Questo accade, per esempio, acquistando le quote di uno o più Fondi Comuni di Investimento Azionari o Bilanciati, ed in tal caso oltre ai rischi sopra citati si aggiunge pure il rischio del gestore che come obiettivo ha quello di ottenere nel medio e nel lungo periodo guadagni superiori alla media di mercato, ma non sempre tale target viene raggiunto.

In più, investendo direttamente o indirettamente in Borsa ci sono altre tre componenti di rischio, dal market timing al rischio valutario, se previsto, e passando per il rischio di liquidità. Nel dettaglio, il rischio legato al market timing è quello relativo alla scelta del momento giusto per investire, mentre il rischio valutario si registra quando il proprio conto di investimenti è denominato in euro e si acquistano a Wall Street azioni che, invece, sono quotate in dollari americani.

Il rischio di liquidità si registra invece quando si comprano azioni poco liquide, ovverosia con un controvalore giornaliero degli scambi che è molto basso e che può costringere l'investitore a dover cedere i titoli sul mercato ad un prezzo basso in quanto non ci sono altri compratori disposti ad entrare long per quotazioni superiori a quelle correnti.

Per quanto detto, tra rischi, guadagni e protezione del capitale, chi investe in Borsa deve fissare a priori non solo gli obiettivi di guadagno e l'orizzonte temporale, ma anche la perdita massima che è disposto a sopportare nel caso in cui l'andamento dei titoli acquistati faccia registrare nel tempo un andamento che è opposto a quello previsto.

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