Come i più avanzati studi di psicologia hanno dimostrato, i colori possono incidere in qualche modo sull’attenzione delle persone. Proprio per questo si è venuta con il tempo a costituire una vera e propria psicologia del colore, che oggi detta legge quando si tratta di marketing. Anche se ovviamente non si tratta di una scienza precisa al 100%, visto che esistono fattori personali in ogni individuo, è chiaro che per garantire un maggiore successo bisogna tenerla in considerazione.
Gli esperti del settore marketing di ogni azienda lo sanno perfettamente e, infatti, la teoria della psicologia dei colori è una delle prime cose che è applicata quando si tratta di fare pubblicità o di portare gli utenti a comportarsi in un determinato modo. Dalla stampa depliant, alla progettazione di brochure, marchi, loghi e siti web, questa teoria cromatica è un punto di partenza imprescindibile che può anche fare la differenza tra il successo e l’insuccesso. Non è un caso se aziende di 50 anni fa, in tempi moderni hanno cambiato il loro logo o package, adattandolo a queste esigenze.
Colori e DNA
Il colore è un elemento che fa parte del codice visivo umano e che aiuta l’essere a comprendere la realtà. La percezione del colore fa parte del DNA di ogni essere vivente e in qualche maniera ne veicola il suo stato d’animo. Le varie tinte cromatiche dall’occhio vanno a incidere sul sistema nervoso influenzando percezione, sensazione e quindi giudizio.
Un classico è costituito dal comune semaforo stradale, che fa collegare istintivamente il colore rosso a un qualcosa di negativo, il verde di positivo e il giallo a un segnale di allarme. In qualche modo, insomma, la mente è programmata inconsciamente per rispondere a determinati colori. In base alle statistiche le persone dichiarano di fare la scelta in base al colore del package nel 92% dei casi, una percentuale molto alta. Come “l’abito fa il monaco” quindi anche il colore fa la sua parte.
I colori e la loro classificazione
Anche se, come detto, l’esperienza cromatica può essere soggettiva, ci sono dei modelli generali che classificano la percezione dei colori. In base a questi modelli, i consumatori percepiscono le cose e le distinguono come positive o negative, muovendosi in un modo o nell’altro. Il colore è persuasione e questa è lo scopo alla base del marketing. I colori richiamano l’attenzione, comunicano determinate informazioni, creano identità di aziende, hanno un’influenza emotiva.
In base al settore in cui essi sono usati trasmettono un particolare messaggio. Nel settore del marketing e degli acquisti il bianco trasmette senso di pulizia, semplicità, essenzialità, mentre il giallo è l’energia e segnalazione o allarme. L’arancione è il colore del risparmio, nel web, e si usa per spingere le persone all’azione e all’acquisto.
Il rosso segnala situazioni di pericolo o a compiere qualcosa in urgenza. Il colore rosa rimanda ai prodotti femminili di bellezza e al settore infanzia. Il viola ai prodotti di cosmesi e al settore fashion. Le tinte del blu, molto usati nel marketing, evocano stabilità, calma, fiducia, comunicazione. Così anche l’azzurro. Il verde è impiegato quando si deve rimandare la mente ai prodotti naturali, all’ecologia, al benessere.

