La storia del Cagliari ripartirà dal gol di Pavoletti a Firenze, che, alla penultima giornata di campionato, ha praticamente consegnato alla squadra sarda una salvezza che sembrava essere sfumata. La società di Giulini ha, poi, cambiato guida tecnica, non confermando Diego Lopez. Al suo posto è arrivato Rolando Maran, uno che di salvezze se ne intende e che ha una grossa esperienza nel suo bagaglio. In Sardegna, dunque, sperano in una stagione molto positiva, soprattutto perché, fino ad ora, il mercato del Cagliari è stato molto oculato e sono arrivati molti innesti interessanti.
Per quello che si è visto finora, la società sarda è riuscita a creare un giusto mix tra l’esperienza, fondamentale per un campionato così tattico e difficile come la Serie A, e la freschezza di alcuni giovani che, con la loro voglia e la loro forza, potranno lanciarsi in una piazza calda e che sa valorizzare i propri talenti come quella cagliaritana.
Uno dei primi acquisti è stata una conoscenza di Maran, quel Lucas Castro che negli ultimi due anni ha fatto due eccellenti campionati nel Chievo e che l’ex tecnico della squadra di Verona ha voluto portare con sé per alzare il tasso tecnico e di carisma del centrocampo rossoblu.
Esperienza, dicevamo: come non citare, a questo punto, Dario Srna, icona della nazionale ucraina e leggenda dello Shakthar Donetsk, da cui si è svincolato in estate. Il suo acquisto è stato accolto con un po’ di scetticismo, visto che qualcuno ha ben pensato di additarlo come un “vecchietto” pronto a farsi le vacanze nel capoluogo sardo. È stato proprio Srna, nella presentazione ufficiale, a dire che le sue ambizioni sono molto alte.
Tra i giovani, da non sottovalutare l’acquisto di Alberto Cerri, che l’anno scorso, con il Perugia, tra Serie B e Coppa Italia ha messo a referto ben 19 gol in stagione. L’attaccante è arrivato dalla Juventus in prestito con obbligo di riscatto, con i bianconeri intenzionati a mantenere il controllo sul calciatore con il diritto di recompra.
Non c’è stato, finora, tra gli obiettivi del Cagliari, nessun calciatore che ha ben figurato ai Campionati del Mondo. È ovvia la considerazione che la maggior parte di questi ultimi, per parametri economici, sono al di fuori della portata della società di Giulini. Nel corso degli anni, si è abbassata sempre di più la percentuale dei calciatori che, dopo il Campionato del Mondo, vanno a giocare in Italia, come illustra l’infografica interattiva elaborato dalla redazione di Sports Bwin. Ovviamente la causa di tutto ciò è l’impossibilità della Serie A di poter garantire gli stipendi degli altri campionati; dal 2006 ad oggi, soltanto il 17,7% dei calciatori che cambiano squadra dopo il mondiale, lo fa per approdare in Serie A.
Uno dei colpi più importanti della storia del Cagliari è arrivato proprio dopo la fine di un campionato del mondo. In Sardegna, infatti, arrivò il trequartista uruguaiano Enzo Francescoli, dopo il buon mondiale del ’90, disputato proprio in Italia. Il suo contributo nelle 3 stagioni successive fu importantissimo, portando addirittura la squadra sarda in Coppa Uefa.
Nonostante i tempi siano cambiati e colpi del genere, forse, non sarà più possibile vederli, il Cagliari è attento: la sciagurata stagione scorsa è alle spalle, il futuro sembra essere abbastanza roseo.