Passano gli anni, si susseguono i momenti di crisi - dalla pandemia alla guerra tra Russia e Ucraina - ma il mattone rimane un punto di riferimento inossidabile quando si parla di investimenti vincenti a lungo termine. Nel momento in cui lo si chiama in causa, è naturale chiedersi quali siano le zone d'Italia dove comprare conviene di più.
I trend annuali sono molto chiari: le Regioni dove comprare casa costa di meno sono al Sud. Tra Sicilia, Molise e Calabria, infatti, si possono trovare i prezzi degli immobili più bassi (parliamo di una quotazione massima pari a poco più di 1000 euro al metro quadro per la bellissima Trinacria, mentre le altre due Regioni si assestano attorno a una cifra compresa tra gli 800 e i 900 euro).
Quali sono, invece, le zone del Paese dove le quotazioni immobiliari sono più alte? Ai primi posti troviamo il Trentino Alto Adige, la Valle d'Aosta e la Liguria. La Lombardia, nonostante Milano sia spesso sulle pagine di tutti i giornali per quanto riguarda l'aumento dei prezzi delle case, è diverse posizioni più sotto (comunque tra le prime dieci).
Quando ci si trova dalla parte del venditore, è fondamentale tenere d'occhio le quotazioni medie per definire il prezzo. Basilare, però, è considerare anche altri criteri. Tra questi è possibile citare la superficie dell'immobile, la qualità degli interni, le prestazioni energetiche e i coefficienti correttivi di valutazione. Questi ultimi vengono chiamati in causa nelle situazioni in cui, essendoci numerosi fattori in gioco, diventa difficile definire con un parametro univoco per inquadrare le caratteristiche dell'immobile.
Come ricordato dagli esperti dell'agenzia Dove, la tabella coefficienti stima fabbricati comprende diversi fattori. Si va dal piano, con un valore maggiore attribuito agli immobili in cui è presente l'ascensore, allo stato di conservazione dell'unità immobiliare. Migliore è questo fattore, più alta è chiaramente la quotazione delle abitazioni.
Da non dimenticare è altresì l'illuminazione: gli immobili con un'esposizione diretta al sole, in generale, sono caratterizzati da un prezzo più alto. Da citare sono infine l'età dell'edificio, la vista e il riscaldamento (le cose cambiano a seconda che sia assente, presente, centralizzato piuttosto che autonomo.
In merito ai coefficienti, è essenziale sottolineare il fatto che contribuiscono al valore dell'immobile in diversi modi. Possono infatti provocarne sia un apprezzamento, sia un deprezzamento. Per capire meglio la situazione, è possibile chiamare in causa l'esempio del coefficiente relativo allo stato dell'immobile. Il fatto che l'unità sia classificata come "da ristrutturare" la associa a un coefficiente corrispondente a -10%. Se, invece, si ha a che fare con un'abitazione di nuova costruzione, si parla di un coefficiente pari a +15% (le alternative intermedie sono "in buono stato", "ristrutturato", "finemente ristrutturato").
Con le informazioni sopra citate relative alle caratteristiche dell'immobile in mano, diventa molto più facile sia comprare, sia vendere casa. Per chi si trova da quest'ultimo lato, concretizzare la vendita in tempi brevi è oggi importante come mai prima. Alla luce di ciò, diventa nodale rivolgersi a professionisti qualificati in grado di aiutare a presentare l'immobile nel migliore dei modi, valorizzandone i punti forti (a partire dal prezzo giusto).