Lo spopolamento, argomento citato da pressochè tutti i candidati del Meilogu in corsa per conquistare uno scranno a Cagliari (e a ragion veduta, dati gli ultimi studi che vedono l'imminente scomparsa di Semestene), ritorna nella discussione politica attraverso una nota del Fronte indipendentista unidu.
«Entro pochi anni – si legge nel comunicato - la Sardegna perderà trenta paesi a causa dello spopolamento. Paesi storici che hanno resistito per secoli alla peste, alle invasioni piratesche, agli assedi piemontesi verranno spazzati via dall’incuria e dalla morte per asfissia dell’amministrazione italiana. In compenso l’Esercito italiano rispolvera un vecchio progetto per la costruzione “del primo villaggio per l’addestramento negli abitati elaborata dalla 14^ Direzione Genio Militare, datata 29/09/2000, codice di priorità “Alta”). Si avete capito bene, mentre i nostri paesi rischiano l’estinzione l’Esercito italiano costruirà un villaggio in stile balcanico e mussulmano da bombardare a ripetizione nel corso degli addestramenti militari».
Una vera e propria denuncia contro l'utilizzo del suolo sardo come piattaforma e contro i partiti che non vogliono chiudere le basi (si cita il Pd) correlata alla richiesta di destinare quelle risorse alla bonifica dei siti inquinati da decenni di bombardamenti, sperimentazioni e smaltimenti illegali.