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Minoranza Cossoine: fare un bilancio su eventi e concerti estivi

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La Pro-Loco di Cossoine ha ricevuto dall’Amministrazione comunale circa 130.000 euro nelle annualità 2011-2013. Non si tratta di un calcolo di parte, non è frutto di un ragionamento della minoranza, ma semplicemente la somma che si ricava dalla documentazione ufficiale prodotta dall’Amministrazione comunale. I numeri non mentono, e dimostrano che esiste un flusso di denaro pubblico, che in modo costante, ormai da anni, arriva alla locale Pro-loco. Ora che la crisi economica incalza e la sua gravità è sotto gli occhi di tutti, è necessario capire quali sono le ricadute economiche e turistiche che tale cifra (non proprio insignificante) ha sulla comunità cossoinese. Non è sufficiente dare una risposta generica, ma è indispensabile comprende se si possono fare scelte diverse e migliori per la collettività, cioè se è possibile destinare in modo differente e più fruttuoso 130.000 euro. Il decoro urbano, ad esempio, può essere migliorato, la tassa sui rifiuti, che oggi rappresenta una duro colpo per le famiglie, può essere alleggerita, soprattutto per i cossoinesi, e non sono pochi, che hanno seconde case inabitate.
Dopo anni nei quali la Giunta ha deciso di investire su eventi e concerti estivi decine di migliaia di euro è necessario fare un bilancio. È una valutazione alla quale non possiamo sottrarci, e non possiamo dare neppure una risposta generica. Sarebbe opportuno capire, cifre alla mano, se i soldi pubblici spesi legittimamente in eventi e concerti hanno realmente prodotto un cambiamento economico e turistico per il paese di Cossoine. Una riflessione collettiva ci pare improrogabile alla luce anche del recente rinvio del concerto di Paola Turci, che dimostrerebbe come si sia tenuto maggiormente conto del concerto rispetto alla manifestazione Mejlogu, la cultura delle tradizioni nella sua interezza.
Il panorama della politica culturale in Sardegna sta decisamente cambiando. Ci sono numerose iniziative culturali come ad esempio il Festival letterario “Isola delle storie” di Gavoi, l’Ogliastra-teatro “Festival dei tacchi” solo per citare alcun esempi di contesti simili a Cossoine che, negli anni, hanno davvero cambiato il volto di quei paesi, generando impatti culturali, economici e turistici significativi.
Niente di simile è accaduto a Cossoine. E quindi dobbiamo persistere su questa strada o è arrivato il momento di cambiare? La strada dei concerti ed eventi finora percorsa, che avrebbe dovuto attrarre turisti e rivitalizzare l’economia del paese, ha prodotto risultati soddisfacenti? Il ruolo di un’Amministrazione comunale può ancora essere quello di finanziare i grandi concerti estivi? Non risposte, ma soltanto domande, come si vede, sulle quali è importante riflettere collettivamente ragionando anche con i numeri.

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