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Pro Loco Cossoine: dalla minoranza molte chiacchiere e poco impegno

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“E’ bello stare alla finestra a guardare quelli che fuori stanno a lavorare” – così recita un vecchio adagio che sembra calzare perfettamente la critica gratuita della minoranza alle scelte culturali del  paese.
Dietro un computer è facile demonizzare il lavoro che Comune e Pro Loco mettono in campo da anni per vitalizzare Cossoine; più difficile anche solo presentarsi ad un CdA Pro Loco con una proposta a viso aperto. In tale CdA infatti, siedono a pieno titolo un componente della maggioranza e uno dell’opposizione, quest’ultimo da anni perennemente assente. Ci si chiede allora come è possibile sparare a zero sul lavoro altrui e non avere il coraggio di dire la propria negli incontri ufficiali.
Nei fatti, criticare un evento come “Mejlogu La Cultura delle Tradizioni”, da anni fra le manifestazioni di punta del territorio, equivale a denigrare un impegno del paese che il gruppo di opposizione - se fosse maggioranza – non sarebbe mai in grado di mettere in campo. Figuriamoci quindi se avesse capacità e forze per eguagliare il “festival dei tacchi” come proposto a mezzo stampa, per il quale il Presidente Pro Loco, Pietro Foddanu, lancia provocatoriamente la sfida per una prossima programmazione comune. 
E’ bene puntualizzare inoltre che la Pro Loco di Cossoine riceve, in proporzione e sulla base di un regolamento, gli stessi contributi economici delle altre associazioni, salvo poi gestire – da braccio operativo e integratore finanziario – le manifestazioni che l’Assessorato alla Cultura del Comune programma di concerto con gli abitanti, chiamati a gestire gli eventi culturali tramite una semplice adesione all’Associazione. Adottare la furbata di unire tre annualità insieme per far credere che l’Amministrazione destina “fiumi di denaro” alla Pro Loco per eventi e concerti rappresenta l’ennesimo tentativo di gettare sospetti verso l’Associazione e il Comune, come da anni la minoranza è abituata a fare in maniera tendenziosa. Dire infatti che in tre anni sono stati trasferiti alla pro loco 130.000 euro è un tentativo di raccogliere facili consensi che non avrebbe la stessa eco e proporzione se paragonato alla dotazione per interventi nelle opere pubbliche di circa 2.000.000 di euro. Nel comunicare la notizia, sarebbe stato poi eticamente corretto informare che con tali denari sono state realizzate le iniziative del carnevale, del natale, dell’estate cossoinese, Mejlogu La Cultura delle Tradizioni, animazione e progetti educativi per bambini, festa dell’Anziano, commemorazione caduti in guerra, Adotta un Albero, festa del disabile, laboratori vari, iniziative in collaborazione con la scuola primaria e dell’infanzia e così via. Tutte iniziative senza le quali verrebbe meno una buona fetta di vita sociale a Cossoine e che grazie all’associazionismo si riesce ancora a mantenere, nonostante l’attuale dotazione di appena 19.000 euro, seguita ai recenti tagli dello Stato.
La verità che la minoranza non riesce ad accettare e per la quale si sfoga con le iniziative culturali, è che il buon governo del paese sta adottando in soli 5 anni e fra pesanti processi di cambiamento, massicci interventi nella sistemazione della rete stradale rurale, il ripristino della viabilità interna, cambiamenti tecnologici e conseguenti risparmi nell’illuminazione pubblica, la ristrutturazione e messa a norma dell’anfiteatro comunale, la ristrutturazione e messa a norma dell’ambulatorio comunale, la realizzazione dell’ecocentro, il completamento del cimitero con nuove spazi per tombe di famiglia, pavimentazione e relativi parcheggi, la sistemazione degli spazi verdi, nuove aree giochi per i bambini, interventi di recupero delle strutture sportive, nuove campagne di scavo su Aidu e Corruoe, opere artistiche interne, progetti letterari e ovviamente  – ultimo ma non ultimo – iniziative culturali importanti quali quelle elencate.
Tutto questo – lo si ribadisce e sottolinea – detassando la popolazione con l’abolizione IMU prima, l’abolizione TASI ora e con il mantenimento di tutte le tariffe ai minimi storici.

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