POZZOMAGGIORE. Mutuare la metodologia decisionale dell'Open space technology, creare partecipazione sui temi cardine di una comunità del Meilogu come può essere Pozzomaggiore, porre questioni e provare a dare risposte. E se ci sono le condizioni candidarsi a governare il paese nel solco della difesa dei beni comuni, della cultura e, appunto, della partecipazione. È questo lo spirito del Progetto civico che ha già organizzato una serie di incontri aperti. Nelle parole di Sarah Poddighe Serra, una delle organizzatrici, «dagli incontri esce fuori la volontà dei giovani di prendersi una responsabilità per contribuire al futuro della nostra comunità». “Quale ruolo possono avere i giovani nella crescita di Pozzomaggiore” era infatti il titolo dell'assemblea (tenutasi sabato 15) che ha visto una settantina di partecipanti. «Si percepisce il disagio nei confronti della politica e il distacco tra queste fasce di età e l'amministrazione della cosa pubblica – ha sottolineato Poddighe – ma la voglia di essere coinvolti e prendere parte ai processi decisionali è ben più grande». In altre date si è discusso di “Come migliorare l'accoglienza di Pozzomaggiore”, della “Necessità di migliorare la partecipazione” e della “Situazione economica del paese”. «Siamo decisi ad andare avanti – ha concluso Poddighe – ma anche se non dovessero esserci le condizioni per creare una lista civica il nostro progetto continuerà ad essere laboratorio per punzecchiare chi ci governerà».