Pozzomaggiore – La valorizzazione dell'anglo arabo sardo passa anche per Pozzomaggiore. Il paese del Meilogu si è infatti unito - insieme a San Giovanni Suergiu - alle altre 9 componenti (Oliena, Fonni, Sedilo, Orani, Orgosolo, Ottana, Dorgali, Uri e Lanusei).
La macchina organizzativa di Airvaas, l'associazione che riunisce le società ippiche di 11 centri dell'isola, è già in moto per organizzare la terza edizione delle corse riservate agli anglo arabi sardi.
La partecipazione di altre due società incrementa dunque anche il numero di appuntamenti che animeranno la stagione 2016.
«Stiamo crescendo e l’adesione di due nuovi paesi lo dimostra, premiando la serietà di due anni dove il lavoro di promozione del cavallo anglo arabo è stato portato avanti con impegno e dedizione», afferma Antonello Puligheddu, presidente della società ippica olianese e dell’associazione Airvaas. «Abbiamo avuto il plauso di allevatori, fantini e pubblico perché le gare che noi organizziamo si basano su un regolamento unico e condiviso da tutti. Nei giorni scorsi continua Puligheddu siamo stati convocati dalla V commissione in Consiglio regionale che sta approntando il testo di legge su proposta di Gaetano Ledda (la Base) e che riguarda il riordino del comparto ippico in Sardegna. Siamo stati invitati a formulare proposte e a dare suggerimenti per una migliore organizzazione delle risorse anche alla luce della nostra attività ».
Un lavoro, quello di Airvaas, che «punta - si legge nell'articolo de LaBarbagia.net - alla riqualificazione del cavallo anglo arabo sardo, nato e allevato in Sardegna, con la messa a punto di un calendario di gare che hanno come denominatore comune un regolamento unico e un montepremi uguale per tutte le tappe, che passa, con l’adesione di altre due società , da 45 mila a 55 mila euro».
Peculiarità della compagine di associazioni è il fatto di «aver puntato a premiare l’onestà dei partecipanti alle gare»: per i primi tre cavalli classificati ad ogni appuntamento è previsto infatti il prelievo ematico per verificarne appartenenza alla razza e per effettuare l’esame antidoping.
«I vincitori saranno premiati solo dopo l’arrivo dei risultati delle analisi - conclude Puligheddu - in questo modo rispettiamo il benessere dei cavalli e premiamo il vero sport».